Asma bronchiale: allergie, sintomi e terapie

Asma bronchiale: allergie, sintomi e terapie

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

L’asma è una patologia cronica, diffusissima in Italia e nelle popolazioni occidentali, sia negli adulti che nei giovani. Il Prof. Riccardo Pellegrino, esperto in Pneumologia a Torino, ci spiega come affrontare questa malattia e quali sono le possibili terapie per contrastarla

1) Cos’è l’asma bronchiale?

L’asma bronchiale colpisce circa il 4% della popolazione occidentale, con punte fino al 20% in Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. È una malattia caratterizzata dalla limitazione delle vie aeree, intermittente o persistente.

La caratteristica più tipica dell’asma è la facilità con la quale le vie aeree si costringono per cause naturali come, inalazione di allergeni, fattori ambientali irritanti, stimoli nervosi, o indotti farmacologicamente come la metacolina o l’istamina, sostanze tra l’altro utilizzate per la diagnosi di iperreattività delle vie aeree.

 

2) Quali sono i fattori predisponenti dell’asma?

I fattori predisponenti allo sviluppo dell’asma bronchiale possono essere:

  • Genetici, come ad esempio l’atopia, cioè la predisposizione ereditaria alle malattie allergiche, che è spesso evidenziata dalla presenza di dermatite atopica che precede lo sviluppo di rinite allergica e di asma e oculo-rinite allergica;
  • Ambientali: gli allergeni (acari, estratti di animali domestici come gatto e cane, e muffe) sono una causa di asma bronchiale in circa il 50% dei casi in cui la malattia è sia perenne che stagionale (pollini, derivati da piante erbacee ed arboree e micofiti);
  • Sensibilizzanti professionali (isocianati, farine, polvere di cereali e di legno e il lattice): questi sono responsabili di circa il 15% dei casi di asma negli adulti;

Il fumo di tabacco non ha un ruolo conosciuto nell’origine della malattia, mentre gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione dell’asma. Questo sia per l’abitudine al fumo che per l’esposizione al fumo passivo a qualsiasi età, ma soprattutto durante la gravidanza. Anche le infezioni virali del polmone sono state associate allo sviluppo dell’asma: se contratte nella prima infanzia, causano frequentemente sibilo e bronchiolite, che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia in età adulta. Contratte in età adulta, le infezioni virali bronchiali possono slatentizzare la malattia. In alcuni giovani asmatici, invece, esiste spesso una storia di sibili ricorrenti nei primi anni di vita, anche se non è conosciuto il nesso tra le due condizioni.
 

Esistono, inoltre, altre condizioni in qualche modo associate all’asma. Tra queste si ricordano la poliposi nasale, la rinite e rino-sinusite, ed il reflusso gastroesofageo. Un miglioramento di tali condizioni porta talvolta ad un miglioramento dell’asma stesso. Infine, si ricorda l’associazione tra asma e obesità.

 

3) Come si fa la diagnosi di asma?

Secondo le linee guida internazionali, la diagnosi di asma è correntemente fatta in base ai sintomi lamentati dal paziente ed al riscontro di ostruzione bronchiale. In caso di normale o quasi normale funzionalità respiratoria, il test alla metacolina è necessario per confermare o escludere la presenza di malattia La classificazione della gravità della malattia si basa sui sintomi diurni e notturni e sui principali dati della funzione polmonare. Inoltre, l’Asthma Control Test (ACT) può essere d’aiuto per il paziente per capire se, e quanto, la sua malattia è sotto controllo.

 

4) Quali sono i sintomi di asma?

I principali sintomi respiratori dell’asma sono: la difficoltà respiratoria improvvisa o cronica sia a riposo che durante sforzo, la presenza di respiro sibilante, la tosse quasi sempre secca, e il senso di costrizione toracica. In presenza di tali sintomi, i test di funzionalità respiratoria possono dimostrare la presenza di ostruzione delle vie aeree o un quadro funzionale normale.

 

5) Quale terapia è più indicata per curare l’asma?

La terapia medica si basa su farmaci che migliorano la funzione polmonare: questi sono prescritti in base alla gravità della malattia valutando gli effetti sul controllo della stessa.

L’obiettivo del trattamento dell’asma bronchiale è raggiungere e mantenere il controllo delle manifestazioni cliniche della malattia per periodi prolungati.

Infine, gli effetti a distanza di tempo della terapia antiasmatica sui sintomi e sulla funzione confermeranno la diagnosi della malattia o indicheranno la necessità di riesaminare il caso considerando altre diagnosi.

Pneumologia e Malattie Respiratorie a Torino