Cataratte: cosa sono e quando bisogna operare

Cataratte: cosa sono e quando bisogna operare

Editato da: Valerio Bellio il 28/02/2024

Il seguente articolo ci spiega cosa succede al nostro occhio quando soffre di cataratta. È fondamentale ricorrere alla chirurgia prima che il problema peggiori

Cos’è la cataratta?

La cataratta è la perdita della trasparenza del cristallino, una lente naturale che si trova immediatamente dietro la pupilla. In una persona giovane e sana, il cristallino è trasparente ed elastico. Di queste sue qualità, la prima permette ai raggi luminosi di attraversarlo e di formare l’immagine sulla retina, la seconda invece rende il cristallino una lente multifocale, capace di mettere a fuoco gli oggetti che guardiamo a seconda della loro distanza.

Col passare degli anni il cristallino perde elasticità e si manifesta la presbiopia (conosciuta anche come vista affaticata), correggibile con degli occhiali. Quando però è la trasparenza che diminuisce, impedendo alla luce di arrivare nitidamente alla retina, si parla di cataratta, che provoca la perdita progressiva della vista. Questa patologia non si può curare con degli occhiali o un collirio: questi metodi, che teoricamente rallentano l’evoluzione della cataratta, non si sono dimostrati efficaci. 

L’unico trattamento possibile per le cataratte è la chirurgia: estrarre il cristallino opaco e sostituirlo con una lente artificiale (lente intraoculare).

occhio di una ragazza

I sintomi della cataratta

Quando la cataratta si sta formando la vista è confusa e a volte doppia. Alcune cataratte provocano una situazione paradossale: permettono di vedere meglio in giorni nuvolosi o addirittura consentono di smettere di utilizzare gli occhiali per vedere da vicino. Nella maggior parte dei casi però diventa difficile guidare di notte, e spesso sono necessari continui cambi di gradazione degli occhiali.

Man mano che la cataratta avanza la vista diminuisce e può portare alla cecità se non si interviene nel momento giusto. Addirittura potrebbe intaccare l’occhio controlaterale se si produce la rottura della cataratta e viene liberato il suo contenuto.

Quando bisogna operare la cataratta?

Se la diminuzione della vista interferisce nelle attività abituali del paziente è necessario ricorrere alla chirurgia. Si consiglia l’operazione anche nei casi in cui l’oftalmologo osserva un incremento della pressione intraoculare o altre complicazioni derivate dal peggioramento della cataratta. In queste situazioni, nonostante la vista del paziente non risulta compromessa, si raccomanda l’estrazione della cataratta.

In passato non si operava prima che il paziente non fosse praticamente cieco. Oggigiorno fortunatamente quest’abitudine è cambiata. Non solo è priva di senso, bisogna considerare anche che operare una cataratta in stadio avanzato è in generale più complicato e comporta più rischi.

La chirurgia del cristallino si consiglia in certi casi anche ai pazienti presbiti, miopi e ipermetropi, dato che in questo modo possono migliorare la loro vista e fare a meno degli occhiali o delle lenti a contatto.

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