Come imparare a controllare l'ansia

Come imparare a controllare l'ansia

Editato da: Serena Silvia Ponso il 17/07/2023

In alcuni momenti della vita si può provare uno stato di preoccupazione – assolutamente ordinario nella quotidianità dell’esistenza – che può sfociare in ansietà fino a diventare un problema di salute nei casi più gravi, ecco perché è importante imparare a controllare l’ansia. Ci spiega come fare il Dott. Saverio Palumbo, esperto in Psicologia Clinica e Psicoterapia

Che cos’è l’ansia?

Ansia, da "anxia" in latino, che deriva da verbo “ango” – stringere, soffocare – da cui anche il termine “angoscia”, risponde generalmente a uno stato sgradevole composto da un misto di agitazione, paura e incertezza, di continuo stato di allerta. Si tratta certamente di un sentimento naturale, universale, che tutti possono provare.

Ma l'ansia può diventare un problema di salute serio, soprattutto nelle persone vulnerabili, e quando comporta una chiara sofferenza è necessario chiedere aiuto.

Ansia naturale

Bisogna discernere tra la paura (reazione a una minaccia specifica) e l'ansia (reazione a una minaccia incerta o sconosciuta). In generale, l'ansia è una percezione psichica combinata con una vasta gamma di manifestazioni autonome come sudorazione, palpitazioni o tachicardia, tremori, mal di testa, secchezza della bocca o difficoltà frequenza respiratoria.

Come già detto, l'ansia è un compagno di viaggio comune in crescita e durante la maturazione della persona umana, ma ci sono tratti di personalità (come le esperienze precedenti, l'elevata espressività emozionale, ecc.) che accrescono la debolezza a sperimentare l'ansia.

Ansia patologica

Altre volte l'ansia, sia quantitativamente o qualitativamente, danneggia la capacità funzionale della persona, sia in ambito professionale che sociale, familiare o personale. È l'ansia patologica o morbosa. Si potrebbe dire che questa reazione emotiva agisce a livello cognitivo-soggettivo (causando stress, ipervigilanza, paura, insicurezza, ecc.), motorio (causando balbuzie, paralisi, ecc.) e fisiologico (provocando nausea, sensazione di instabilità, secchezza della bocca, mal di testa, ecc.).

Tra le forme patologiche più frequenti, si possono distinguere clinicamente il disturbo d'ansia generalizzata e il panico. Nel primo caso l'ansia è diffusa, supponente, e ci sono più sintomi somatici associati che portano a disagio psicologico. Nel secondo caso, invece, il paziente sperimenta improvvisi "attacchi di panico" altamente invalidanti, che possono causare un grande timore nel paziente che questi attacchi siano ripetuti, causando di conseguenza l’isolamento domestico, poiché la casa diventa l’unico luogo in cui il paziente si sente sicuro.

Gli stati di ansia patologica sono molto comuni e si aggirano intorno al 5% della popolazione generale.

Il trattamento

In generale, l'intervento professionale è solitamente molto positivo. Tra le soluzioni più efficaci c’è quella di natura psicologica, che annovera tra le sue forme attualmente più diffuse la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che si mette in pratica con una serie di esercizi per imparare a padroneggiare le situazioni ansiogene, fermare i pensieri negativi e modificare le credenze.

A questa terapia si può associare quella farmacologica attraverso l'intervento di uno psichiatra, facilitando la buona risposta del paziente.

È interessante notare che, dopo aver vinto uno stato di ansia morboso, nel paziente emerge più forte l’autostima e la capacità di affrontare qualsiasi sfida esistenziale: sapere di più su sé stessi è anche l’arma migliore.

Psichiatria a Verano Brianza