Craniostenosi: di cosa si tratta?
La craniostenosi è la chiusura prematura di uno o più suture craniche, responsabili della corretta crescita del cranio del bambino. È congenita, cioè si presenta dal momento della nascita ed è evolutiva, comportando, in questo modo,una conseguente malformazione che peggiora nel corso dei primi mesi di vita. La maggior parte dei casi di craniostenosi sono sporadici; tuttavia, in alcuni esistono fattori genetici. Sono stati effettuati studi anche sui fattori del metabolismo, posizionali e iatrogenici come possibili cause di alcuni casi specifici.
Classificazione per sutura:
1. Scafocefalia e Dolicocefalia: chiusura anticipata della sutura sagittale che provoca un aumento del diametro anteroposteriore della testa, una sporgenza dei lobo frontale e occipitale e nel 30% dei casi può essere associata a un disturbo neuropsicologico. È la patologia più frequente e di solito non comporta una elevata pressione endocranica.
2. Plagiocefalia anteriore o posteriore (testa asimmetrica): Sinostosi coronale unilaterale che causa un appiattimento occipito-parietale unilaterale, la dislocazione anteriore dell’orecchio e un rigonfiamento della bozza frontale omolaterale. È la seconda patologia più comune.
3. Brachicefalia: malformazione dovuta a una saldatura ossea prematura della sutura coronale bilateralmente. Si caratterizza per una diminuzione del diametro antero-posteriore e da un appiattimento della fronte. È più frequente nelle donne.
4. Trigonocefalia: dovuta alla precose fusione della sutura metopica. Provoca una fronte con forma triangolare e rende difficile l’aprtura oculare. Può essere associato a mutazioni genetiche.
5. Plagiocefalia posteriore: in questo caso la sutura interessata è quella laboidea ed è caratterizzata da un appiattimento unilaterale posteriore, associato a una prominenza parietale controlaterale.
6. Oxicefalia: malformazione caratterizzata da un allungamento del diametro verticale del cranio ed un accorciamento di quello trasversale. È molto rara, e può causare neurite ottica e disturbi visivi.
Craniostenosi: diagnosi
Una volta che esiste il sospetto clinico, è importante eseguire una TAC associata a un esame radiologico del cranio per confermare la chiusura delle suture craniche ed escludere eventuali anomalie celebrali. Il trattamento è chirurgico e deve essere eseguito da uno specialista in Neurochirurgia pediatrica con esperienza in questo tipo di malformazioni. L’operazione deve essere eseguita entro i 7 mesi di vita del neonato e consiste nel separare le ossa craniche (osteotomia) tagliando i bordi saldati della sutura. Questo consente di ampliare i bordi suturali, aumentando il diametro biparietale e riporatndo alla normalità le curve del cranio. In alcuni casi, risulta necessario l’utilizzo di tecniche endoscopiche. I risultati sono eccellenti, sia sotto il profilo estetico che funzionale.