Curare l’insufficienza respiratoria

Curare l’insufficienza respiratoria

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

L’insufficienza respiratoria è un quadro clinico che compare come conseguenza di numerose patologie. Il Dott. Lorenzo Rosso, esperto in Chirurgia Toracica a Milano, ci spiega di cosa si tratta e come si manifesta

1) Che cos’è l’insufficienza respiratoria?

L’insufficienza respiratoria è l’incapacità dell’apparato respiratorio di trasferire al sangue, e quindi a tutti i nostri organi, un’adeguata quantità di ossigeno necessaria per la vita. I nostri polmoni prelevano l’ossigeno presente nell’aria che respiriamo ed eliminano, con il percorso inverso, l’eccesso di anidride carbonica.

L’insufficienza respiratoria si definisce acuta quando si manifesta in maniera improvvisa in un paziente senza precedenti problemi respiratori; si definisce cronica quando è presente costantemente da tempo. L’insufficienza respiratoria può diventare acuta su cronica per un improvviso aggravamento di una condizione cronica che non riesce più ad essere compensata dalle terapie farmacologiche o dall’ossigenoterapia, come per esempio un’infezione (influenza, polmonite) che colpisce un paziente già affetto da bronchite cronica.

 

2) Come si manifesta l’insufficienza respiratoria?

Le manifestazioni ed i sintomi che si presentano in conseguenza dell’insufficienza respiratoria sono legati all’alterazione funzionale di diversi organi, in particolare del sistema cardiovascolare e neurologico. Quando l’insufficienza respiratoria non viene adeguatamente trattata va a compromettere la funzione di tutti gli organi, fino a determinare la morte dell’individuo che ne è colpito.                      

La mancanza di un livello adeguato di ossigeno nel sangue può manifestarsi con difficoltà di concentrazione e attenzione, deterioramento ideativo e cognitivo, facile affaticabilità, dispnea, cianosi, aumento della frequenza respiratoria, nausea, inappetenza e anoressia, dimagrimento e perdita della massa muscolare, fino ad arrivare al coma ipossico

L’eccesso di anidride carbonica nel sangue provoca dapprima cefalea al risveglio, occhi arrossati, rallentamento psichico e motorio, tremori e scosse muscolari, per aggravarsi fino al coma nelle fasi più avanzate (coma ipercapnico).

 

3) Quali sono le cause scatenanti dell’insufficienza respiratoria?

Ogni condizione ed ogni malattia che impediscano un adeguato apporto di ossigeno al sangue ed alle cellule (ipossia), con o senza una contemporanea adeguata eliminazione dell’anidride carbonica (ipercapnia), causano insufficienza respiratoria.

La semplice mancanza di ossigeno nell’aria respirata, come capita ad esempio respirando ad alta quota, è sufficiente a generare insufficienza respiratoria acuta: è per questo motivo che gli scalatori sono soliti portare con l’attrezzatura bombole d’ossigeno.

Più comunemente molte malattie dei bronchi, dei polmoni, del cuore sono fonte di insufficienza respiratoria acuta e cronica. Si può anche dire che la stessa insufficienza respiratoria rappresenti l’esito finale di quasi tutte le malattie dell’apparato respiratorio nelle fasi finali di gravità del loro percorso naturale.

 

4) Cosa prevede la cura dell’insufficienza respiratoria?

La terapia dell’insufficienza respiratoria consiste nel curare le malattie che sono all’origine e correggere la carenza di ossigeno nel sangue che ne consegue mediante l’uso dell’ossigeno.

 

5) L’insufficienza respiratoria può prevedere anche un intervento chirurgico?

L’insufficienza respiratoria cronica causata da alcune malattie del polmone come l’enfisema, la fibrosi o la fibrosi cistica, quando non risponde più alle terapie farmacologiche, può essere trattata con il trapianto di uno o due polmoni.

 

Editor Karin Mosca

 

Chirurgia Toracica a Milano