Gravidanza e stress. Esiste una relazione?

Gravidanza e stress. Esiste una relazione?

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La redazione di Top Doctors
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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

 

Sono molte le donne che soffrono di stress durante un trattamento di riproduzione assistita, e spesso sono convinte che questa loro condizione influisca negativamente sul risultato del trattamento. Un recente studio evidenzia però la mancanza di un nesso reale tra stress e fecondità. In questi casi è importante che ginecologipsicologi dei centri di fecondazione collaborino per il benessere delle pazienti.

 

Relazione tra stress e gravidanza

Pensi che siccome sei stressata non riesci a rimanere incinta? Non è sempre così. Se da un lato c’ è chi afferma che esiste un nesso tra lo stress e i risultati di un trattamento di riproduzione assistita, cioè che lo stress influisce negativamente sulla fecondità della donna e sui risultati del trattamento stesso, dall’altro ci sono autori che negano questo collegamento.


Un recente studio ha preso in considerazione 14 pubblicazioni (meta-analisi) che nell’insieme includevano un campionario di più di 3500 donne con disfunzioni riproduttive. La conclusione a cui si è arrivati è che lo stress emozionale – causato sia da problemi legati alla fertilità che da questioni estranee alla disfunzione riproduttiva ma emerse durante il trattamento di riproduzione assistita – non compromette la possibilità di ottenere una gravidanza (Boivin y cols. 2011).

 

Depressione e le sue conseguenze durante la fecondazione assistita


Questo non significa che i livelli di depressione raggiunti dalle donne sottoposte a un trattamento di fertilità non siano elevati, anzi, ultimamente uno studio ha rivelato che di 216 donne soggette a un trattamento di riproduzione assistita un 11,1 % fa uso di antidepressivi. Tuttavia solo il 3 % di queste pazienti confessano all’anestesista di utilizzare questo tipo di farmaci.


Molte donne si sentono in colpa pensando che essere stressate, tristi o depresse possa in qualche modo compromettere il risultato del trattamento a cui sono sottoposte, e si colpevolizzano se non riescono a rimanere incinta, credendo di aver contribuito al cattivo risultato del trattamento. Tuttavia, come detto precedentemente, questa idea potrebbe non essere giustificata e l’unica conseguenza a cui potrebbe portare è solamente quella di creare ulteriore stress nella paziente.

 

L'importante aiuto degli psicologi

Per ridurre questa sensazione, causa di malessere nei pazienti, è necessario che i professionisti dei centri di riproduzione parlino ai loro pazienti dei benefici che potrebbe portare una visita dallo psicologo del centro, il quale risolverebbe dubbi e diminuirebbe queste impressioni, considerando che con molta probabilità non influiscono sul risultato del trattamento.


Alcuni consigli che le persone che soffrono di stress durante il trattamento devono prendere in considerazione:
1.    Se si sente stressata, triste, senza voglia di niente, è importante comunicarlo al medico che si sta occupando del trattamento di riproduzione.
2.    Richiedere un consulto con l’Unità di Psicologia, pensata per dare appoggio, orientare e dissolvere dubbi concreti che potrebbero complicare il buon funzionamento del trattamento, e non solo per le persone che si sentono stressate.
3.    Ricordare che lo stato di stress non incide necessariamente sul risultato del trattamento.


Articolo redatto con la collaborazione della Dottoressa Giuliana Baccino, specialista in Psicologia

Ginecologia e Ostetricia