La carbossiterapia: il trattamento per combattere il grasso in eccesso

La carbossiterapia: il trattamento per combattere il grasso in eccesso

Editato da: Karin Mosca il 28/08/2023

Le applicazioni della carbossiterapia sono molteplici e hanno un'ottima efficacia terapeutica. Questo metodo è divenuto uno dei più efficaci per combattere la cellulite, ovvero la patologia del pannicolo adiposo legata all’eccesso di grasso, può essere utilizzata anche nell’invecchiamento facciale. Occorre rivolgersi ad uno specialista che garantisca professionalità e anni di esperienza e sappia effettuare un trattamento mediante carbossiterapia

La carbossiterapia: le origini

La carbossiterapia nasce in Francia negli anni ’30 del 1900, esattamente all’interno di alcuni centri termali, dove un gruppo di medici aveva applicato questa tecnica innovativa a pazienti con problemi di circolazione e accumuli di grasso.

Un gran numero di pazienti ha potuto riscontrare notevoli risultati sul proprio corpo cosicché, a partire dagli anni ’90, la carbossiterapia è stata approfondita in ambito universitario e clinico.

cellulite

In che modo si applica la carbossiterapia

La CO2 (gas medicale di anidride carbonica) viene applicata attraverso un ago sottilissimo di 0,3 mm di diametro (simile a quello che si utilizza per le iniezioni di insulina) dal medico che, attraverso una tecnologia specifica, regola il volume del gas da erogare in maniera costante durante un tempo determinato.

In seguito all’applicazione di anidride carbonica, lo specialista effettua un lieve massaggio nella zona interessata. Il gas utilizzato è di tipo medicale e possiede una purezza del 99%.

La carbossiterapia viene realizzata da un team qualificato di specialisti che gestisce i tempi dell’iniezione e le dosi di anidride carbonica.

La carbossiterapia: come agisce sulla cellulite

L’anidride carbonica penetra sotto forma gassosa nel tessuto sottocutaneo e agisce rapidamente. Una parte di questo gas entra in contatto con il grasso mentre l’altra raggiunge i globuli rossi, entrando in contatto con l’emoglobina.

In questo modo viene prodotto l’effetto Bohr, ovvero vengono rilasciate molecole di ossigeno da parte dell’emoglobina provocando, quindi, una maggiore ossigenazione e un aumento del flusso sanguigno nella zona trattata; così, l’ossigeno prodotto stimola alcuni processi metabolici, come la lipolisi, che combattono ed eliminano la cellulite in maniera efficace.

Di conseguenza, una volta terminato il trattamento, la pelle torna ad essere liscia, i tessuti migliorano il loro stato e la cellulite scompare. La carbossiterapia è un'opzione sicura e affidabile per migliorare l'aspetto della pelle e ridurre la cellulite, purché sia eseguita da professionisti qualificati e con l'esperienza necessaria.

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