La chirurgia laparoscopica per il trattamento delle ernie inguinali

La chirurgia laparoscopica per il trattamento delle ernie inguinali

Editato da: TOP DOCTORS® il 06/05/2020

L’ernia si forma quando un viscere esce dalla cavità che lo contiene attraverso un orifizio. Il canale inguinale rappresenta un punto debole della parete addominale, per questo è molto facile che si formino ernie. Il Dott. Michelangelo Sommo ci spiega come con la laparoscopia è possibile operare e risolvere questo problema

 

 

Caratteristiche dell’ernia inguinale

Circa il 4-5% degli adulti soffre di ernia inguinale. Di questa percentuale il 90% sono uomini.

Negli uomini si formano più spesso ernie inguinali: l’ernia inguinale è la fuoriuscita di una piccola parte d’intestino attraverso il canale inguinale (il canale in cui scorrono il funicolo spermatico nell’uomo e il legamento rotondo dell’utero nella donna). Nelle donne è più frequente l’ernia crurale, detta anche femorale, cioè la fuoriuscita di una parte d’intestino attraverso il canale femorale (la fascia in cui scorrono vena e arteria femorale).

Le ernie possono essere congenite, cioè presentarsi fin dalla nascita, o acquisite, cioè formarsi a causa di un indebolimento della struttura muscolare e/o legamentosa a livello dell’inguine. In alcune persone vi è una predisposizione genetica.

In base alla grandezza, un’ernia può essere definita piccola, media o grande.

 

Sintomi dell’ernia inguinale

Il sintomo più frequente dell’ernia inguinale è dolore nel punto in cui si trova l’ernia, la quale provoca anche una sensazione di peso. Per la maggior parte dei pazienti l’ernia non è causa di particolare sofferenza, mentre per altri rappresenta un disturbo molto doloroso e fastidioso.

Il paziente, di solito, si presenta dal dottore dopo aver notato una tumefazione nella zona dell’inguine quando si trova in posizione eretta, mentre compie sforzi fisici o mentre tossisce. Se, invece, la tumefazione si espande, allora l’ernia rimane sempre visibile. Quando un’ernia è talmente grossa da non poter più rientrare nell’addome, prende il nome di ernia irriducibile.

Ci sono sintomi, poi, che indicano una complicanza, cioè lo strozzamento: questo avviene quando l’ernia passa per un canale ristretto e non riesce più ad uscire da questo restringimento. In questo caso, il flusso sanguigno ostacolato dall’ernia causa un rigonfiamento dei tessuti, detto edema, che porta alla chiusura dei vasi arteriosi che nutrono il viscere fuoriuscito: di conseguenza, si sviluppa l’ischemia (totale assenza di afflusso sanguigno) e la necrosi (la morte dei tessuti) del viscere stesso.

 

La tecnica laparoscopica per le ernie inguinali

La laparoscopia consiste nel praticare tre piccoli fori nell’addome attraverso cui inserire gli strumenti chirurgici e la videocamera. L’ernia viene riposizionata nuovamente nella sua cavità, e successivamente si procede ad inserire una rete per rinforzare la parete addominale.

È un intervento che non causa molto dolore nel post-operatorio, non richiede un lungo periodo di convalescenza e la rete inserita dura nel tempo.

 

Vantaggi della laparoscopia

In caso di ernie inguinali bilaterali, cioè presenti in entrambi i lati dell’inguine, non è necessario eseguire due interventi, uno anteriore e uno posteriore, ma si può risolvere il problema praticando solamente i tre fori nell’addome.

La chirurgia laparoscopica è perfetta se si deve intervenire su ernie recidive (che si sono ripresentate) o in presenza di protesi precedentemente posizionate, in quanto non si devono riaprire le cicatrici dell’intervento precedente.

 

La tecnica laparoscopica, dunque, rappresenta un ottimo mezzo per intervenire sulle ernie inguinali, senza dover ricorrere ad un intervento troppo invasivo. 

Chirurgia Generale a Torino