Tecnica endoscopica nasale per i tumori celebrali: soluzione mini-invasiva
L’adenoma ipofisario è un tumore molto comune, e rappresenta il 10-15% dei tumori intracranici. Attualmente la chirurgia endoscopica nasale è la tecnica più scelta per il trattamento di questi tumori. Ne parla l'esperto in Neurochirurgia
Chirurgia endoscopica nasale: che cos’è?
Questa tecnica è nata alla fine degli anni novanta e prevede l’utilizzo di un endoscopio che viene fatto passare attraverso le narici, quindi senza incisioni, rotture del setto nasale o dissezioni endoscopiche della sottomucosa.
Questo tipo di intervento permette una migliore visualizzazione della ghiandola pineale e del tumore, oltre a rappresentare attualmente un importante passo avanti, perché permette operare tumori cerebrali passando per il naso, senza dover manipolare il cervello e riducendo il numero drasticamente il numero delle complicazioni nei pazienti.
Chirurgia endoscopica nasale: i vantaggi
I suoi vantaggi sono evidenti per il paziente:
- Riduce significativamente le complicanze chirurgiche locali (perforazione del setto, cacosmia, anestesia gengivale, anosmia)
- Dimezza i tempi chirurgici
- Offre un maggior confort (nessun tamponamento nasale dopo l'intervento chirurgico)
- Diminuzione del dolore post-operatorio
- Riduce la convalescenza post-operatoria a solo 24-48 ore.
Un fattore importante per il successo di questo tipo di intervento è l'esperienza del neurochirurgo. È risaputo infatti che, in questi casi, il chirurgo dovrebbe avere avuto a che fare con più di 100 casi, ed aver eseguito almeno 25 operazioni nell’ultimo anno per mantenere ad alti livelli le sue abilità.
Questa tecnica ha consentito l'accesso attraverso il naso, senza la necessità di craniotomia (approccio chirurgico transcranico), per operare i tumori del cranio più complessi, come per esempio il meningioma, il craniofaringioma, il cordoma e il condrosarcoma.