Test intolleranze alimentari

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è il test delle intolleranze alimentari?

Il test delle intolleranze alimentari è un esame diagnostico per confermare la presenza di un’ipersensibilità verso un determinato cibo che può causare una reazione avversa nell’organismo.

A differenza delle allergie alimentari, le intolleranze alimentari non provocano una reazione immediata; i disturbi causati dalle intolleranze sono legati all’incapacità dell’organismo di assimilare correttamente alcuni alimenti, e alle irritazioni che alcuni tipi di cibi possono provocare (come cefalea, stanchezza inspiegabile, problemi digestivi, meteorismo, diarrea, gonfiore addominale e altri disturbi legati alla digestione).

In cosa consiste?

Esistono differenti metodologie a disposizione per effettuare il test delle intolleranze alimentari. Quelle più attendibili sono le seguenti:

  • Test per la celiachia e intolleranza al glutine: si tratta di un’analisi del sangue;
  • Breath test: serve a individuare un’intolleranza al lattosio. Il paziente soffia in un flaconcino; dopodiché beve una soluzione di lattosio e, dopo un’attesa di mezz’ora, soffia nuovamente in due nuove provette.

È stato dimostrato che gli altri tipi di analisi possono risultare estremamente inaffidabili. Una lista non esaustiva di test non affidabili è la seguente:

  • Dosaggio di IGg4;
  • Cytotoxic test;
  • Alcat test;
  • Vegan test;
  • Moratest;
  • Bioscreening;
  • Test kinesiologico;
  • Dria test;
  • Pulse test;
  • Biostrength test;
  • Test del capello;
  • Pulse test;
  • Sarm test;
  • Biorisonanza;
  • Elettroagopuntura di Voll;
  • Iridodiagnosi;
  • Biorisonanza;
  • Riflesso cardiaco auricolare;
  • Prick test (quest’ultimo esame è disegnato per individuare le allergie alimentari, dunque non può essere considerato affidabile per l’identificazione delle intolleranze).

Perché si esegue?

I test delle intolleranze alimentari permettono dunque di interpretare alcuni disagi fisici e di disegnare la corretta terapia per superare le intolleranze presenti ed evitare lo sviluppo di nuove intolleranze in futuro. Può essere consigliato di evitare l’alimento che causa l’intolleranza per un determinato periodo di tempo, per poi reintrodurlo in seguito (inizialmente a piccole dosi).

È importante affidarsi solamente a medici dietologi prima di escludere completamente un alimento dalla propria dieta: tale esclusione, infatti, potrebbe comportare una carenza nutrizionale, se non lo si sostituisce adeguatamente nella propria dieta. Bisogna in particolare diffidare di chi consiglia di eliminare del tutto un particolare cibo dalla dieta di bambini e adolescenti ancora in fase di crescita.

Preparazione per il test delle intolleranze alimentari

La maggior parte dei test non prevedono particolari preparazioni, se non di presentarsi a digiuno. Nel caso del Breath test bisognerà astenersi dai farmaci antibiotici, inibitori della pompa protonica e gastroprotettori per un periodo compreso tra i 7 e i 21 giorni prima dell’esame.

Cosa si prova durante l’esame?

Questi test non sono né dolorosi né pericolosi.

Significato di risultati anomali

I risultati di questi esami non sono sempre completamente affidabili e talvolta possono richiedere ulteriori test di accertamento per confermarne o smentirne l’esito: quest’ultimo può infatti dipendere da diversi fattori non controllabili.