Correggere diversi disturbi della vista con un solo intervento

Correggere diversi disturbi della vista con un solo intervento

Editato da: Serena Silvia Ponso il 11/08/2023

La risoluzione di vari problemi di vista mediante un solo intervento non è un'utopia: è possibile mediante l’impianto di una lente intraoculare multifocale. Si tratta di un procedimento che, al giorno d’oggi, risulta semplice ma che, al contrario di ciò che si possa pensare, è il frutto di molti anni di ricerca e sviluppo nel campo dell’oftalmologia

Caratteristiche della lente

La lente torica diffrattiva multifocale è l’ultima novità nel campo della chirurgia refrattiva, e riguarda tutti quei pazienti che non vogliono utilizzare gli occhiali da vista, né per lontano né per leggere, e che presentano un astigmatismo corneale associato. Questa tecnologia si rivolge ai pazienti con presbiopia, ossia con difficoltà a mettere a fuoco oggetti da vicino. Questa patologia si presenta a partire dai 45 anni nei pazienti emmetropi (coloro che non presentano anomalie di rifrazione), poco prima nei soggetti affetti da ipermetropia e più tardi nei miopi.

Grazie alla sua varietà e alla forma, le lenti intraoculari offrono condizioni visive differenti adattandosi, di fatto, alle peculiarità fisiologiche di ogni paziente e alle sue esigenze. Le lenti intraoculari presentano caratteristiche tecniche di primo livello come la bioadesione al sacco capsulare, il filtro dei raggi UV o della luce blu.

Trattamento per l’impianto della lente

Mediante un intervento minimamente invasivo, il trattamento consiste nel sostituire il cristallino non funzionante con una lente intraoculare permanente di tipo diffrattivo, ovvero con due fuochi principali: uno per gli oggetti lontani (più di 4 metri di distanza) e l’altro per oggetti vicini (a 40 cm circa). L’intercambio del cristallino con la lente multifocale torica si realizza attraverso un’incisione di 2 mm di larghezza, la quale si chiude spontaneamente e, quindi, non richiede punti di sutura. Dopo 48 ore dall’incisione, questa risulta completamente rimarginata.

Rischi e tempi di recupero post-intervento

L’intervento chirurgico viene effettuato sotto anestesia topica e senza uso di punture. I pazienti possono lasciare la clinica ambulatoria autonomamente dopo 30 minuti dall’intervento e tornare a svolgere le attività di routine. Il trattamento, nel complesso, dura 2 ore. I rischi legati a questo intervento equivalgono a quelli di qualsiasi procedimento in sala operatoria, principalmente legati a rischi di infezione. È chiaro che questa terapia chirurgica vada effettuata da figure mediche di alto livello, correttamente formate e capaci di svolgere tale attività.

 

 

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