Neuromodulazione mediante tossina botulinica: rughe appianate e sguardo disteso

Autore: Dott. Alberto Diaspro
Pubblicato: | Aggiornato: 17/03/2023
Editor: Alice Cattelan

Sempre più persone desiderano limitare la visibilità delle rughe e migliorare l’espressione del proprio sguardo. Il Dott. Alberto Diaspro, Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale a Torino, ci spiega come intervenire grazie alla neuromodulazione mediante tossina botulinica

In che cosa consiste la neuromodulazione mediante tossina botulinica?

L’utilizzo di tossina botulinica consente, iniettandola superficialmente nel derma o più profondamente, di modulare la forza di contrazione dei muscoli mimici che determina la comparsa di rughe sul viso.

Come ogni farmaco, ha un’azione dose dipendente: aumentandola si ottiene un effetto più marcato di blocco dell’espressione, generalmente sgradito tanto al paziente quanto al medico; mentre la scelta della dose ottimale, iniettata nel punto più opportuno, consente di limitare o ridurre la formazione di rughe visibili, preservando la mimica.

Le rughe sono infatti destinate a comparire sul volto che invecchia, e, con questo farmaco, è possibile quindi ritardarne la comparsa o, se già presenti, evitare la loro eccessiva visibilità.

puntura tossina botulinica

I molteplici effetti della tossina botulinica

Utilizzando l’azione della tossina per far prevalere l’azione di selezionati muscoli su altri è anche possibile ottenere un effetto di rimodellamento del sopracciglio e di modulazione dell’espressione dello sguardo, che risulta così più aperto e meno corrucciato.

Infine, la tossina botulinica può essere utilizzata per il controllo della sudorazione eccessiva di ascelle, mani e piedi sia per limitare il disagio sociale da questa provocato in caso di condizione patologica (c.d. iperidrosi), agendo in questo caso sulle ghiandole sudoripare e non sui muscoli.

Quando sottoporsi a tale trattamento?

È possibile sottoporsi a questa terapia quando si desidera limitare la visibilità di rughe della fronte ed intorno agli occhi, perché sgradite, o non appena esse compaiano, sebbene solo alla massima contrazione dei muscoli facendo smorfie. Il fine è quello di ridurne efficacemente la visibilità e prevenirne il progressivo aggravarsi che, diversamente, avviene con il tempo: la cute, infatti, piegata più volte nel medesimo punto, tende a rimanere segnata da rughe poi visibili anche quando i muscoli mimici sono a riposo. 

È in quest’ultima situazione che spetta al medico precisare che la terapia con tossina botulinica, sempre efficace, può solo consentire di limitare l’inestetica visibilità delle rughe e non di rimuoverle completamente.

L’effetto è comunque limitato nel tempo ed il ripristino dell’attività dei muscoli trattati avviene normalmente da 4 a 6 mesi dopo l’iniezione, che deve per questo essere ripetuta.

Esistono dei rischi?

Come per tutti i farmaci, l’assunzione di una dose eccessiva o l’iniezione in punti non ottimali esita in effetti indesiderati: è quindi necessario precisare che i rischi sono relativi all’errato utilizzo o al mancato rispetto di alcune precauzioni comportamentali che il professionista deve precisare dopo la seduta. Competenza ed esperienza sono la garanzia dei risultati più soddisfacente e delle informazioni più precise.

viso di una donna

Quali indicazioni deve seguire il paziente dopo il trattamento?

Si tratta di una terapia iniettiva intramuscolare o più superficialmente intradermica che, come tale, deve essere praticata da un medico in adeguato ambiente di studio o ambulatorio.

Le istruzioni da seguire, solitamente nelle 12-18 ore successive alla terapia, consentono al farmaco di essere assorbito localmente dove iniettato.
Affinché sia garantito il risultato previsto e siano limitati gli effetti indesiderati occorre:

  • Non toccare né massaggiare la zona iniettata per non far diffondere il principio attivo ai muscoli che non ne sono bersaglio;
  • Evitare di svolgere attività fisica e ambienti molto caldi (doccia, bagno turco sauna) perché il calore determina vasodilatazione;
  • Evitare l’assunzione di alcolici, poiché quest’ultima potrebbe consentire al farmaco di diffondere maggiormente di quanto previsto.

Dott. Alberto Diaspro
Chirurgia Maxillo-Facciale

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