Addominoplastica: resteranno delle cicatrici?

Addominoplastica: resteranno delle cicatrici?

Editato da: Marta Buonomano il 05/04/2023

Quando è necessaria un’addominoplastica e in cosa consiste l’intervento? Risponde il nostro esperto in Chirurgia Plastica

Che cos’è l’addominoplastica?

L’addominoplastica è un intervento che serve a correggere un addome prominente o una ridondanza cutanea a livello addominale, volto alla riduzione del mantello cutaneo, alla ricostruzione del piano muscolare o ad entrambe le cose.

Cosa aspettarsi dall’intervento?

L’intervento consente di eliminare le smagliature nei quadranti inferiori, quelle superiori possono invece essere solamente migliorate a causa della tensione cutanea.

In cosa consiste la procedura?

L’operazione si esegue in anestesia generale, necessita di una degenza che può variare dai 2 ai 4 giorni e prevede la rimozione del grasso e delle pieghe cutanee in eccesso situati nella zona bassa e centrale dell’addome. Per quanto possibile, anche le smagliature verranno rimosse durante la procedura. Le rimanenti smagliature non presenti nell’eccesso di cute asportato potranno subire un miglioramento, ma non una scomparsa totale.

addome di donna

Lo stesso discorso vale per la lassità cutanea, soprattutto quella situata nella regione periombelicale: potrà migliorare ma non scomparire. Dopo l’intervento, il paziente potrà riprendere le attività sociali e lavorative dopo 4-6 settimane, mentre la rimozione dei punti e la frequenza delle medicazioni possono variare a seconda del caso clinico.

Non si possono ottenere gli stessi risultati con una buona dieta ed esercizio fisico?

La dieta e lo sport non sono sufficienti a raggiungere questo risultato, essendo la situazione spesso associata ad allontanamento dei muscoli addominali ed indebolimento della parete addominale.

Resteranno delle cicatrici?

Ogni operazione ha, come esito, la presenza di una o più cicatrici. Nel caso dell’addominoplastica, al paziente ne rimarrà una orizzontale nella parte inferiore dell’addome, che può estendersi fino ai fianchi, ed una di piccole dimensioni nell’area periombelicale. Il processo di cicatrizzazione è complesso e si realizza in più fasi, ultima tra queste la maturazione, che può durare molti mesi, se non addirittura anni. Il paziente dovrà quindi attendere del tempo prima di vedere l’aspetto definitivo della cicatrice.

Ovviamente, il chirurgo utilizzerà le migliori tecniche per ottenere una buona cicatrice, sottile e localizzata allo stesso livello della cute sottostante, ma esistono dei fattori che potrebbero alterare il normale processo di cicatrizzazione come ad esempio delle anomalie della vascolarizzazione e dell’innervazione, la carenza di proteine, l’assunzione di particolari medicinali, il fumo di sigaretta o la microangiopatia diabetica.

 

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