Aneurisma toraco-addominale: di che cosa si tratta?

Aneurisma toraco-addominale: di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 06/04/2023

Dipendendo dalla localizzazione, dalla forma e dalle dimensioni dell’aneurisma, si possono distinguere diversi tipi di aneurisma. Approfondiamo in che cosa consiste un aneurisma toraco-addominale e quali trattamenti vengono impiegati grazie all'aiuto del Dott. Silvio Vitale, Chirurgo Vascolare a Roma

Cos’è un aneurisma toraco-addominale?

L’aneurisma toraco-addominale, irreversibile e con diametro dell’arteria superiore al 50% di quello normale, coinvolge un tratto di arteria compreso tra il torace e l’addome.
Si distingue da quello addominale per la sua estensione secondo la classificazione di Crawford.

I sintomi più comuni causati dalla rottura di un aneurisma toraco-addominale includono:

  • Dolore intenso e persistente nella zona addominale
  • Nausea e vomito
  • Giramenti di testa
  • Intensa sudorazione
  • Ipotensione
  • Polso veloce
  • Difficoltà respiratorie
  • Perdita di conoscenza

Altra conseguenza è la formazione di emboli all’interno del sistema vascolare.

 

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Come viene diagnosticato?

macchina di risonanza magnetica

A volte lo specialista può accorgersi della presenza di un aneurisma attraverso un semplice esame obiettivo. Tuttavia, per identificare le precise caratteristiche dell’aneurisma, ossia le dimensioni, la posizione o la gravità dello stesso, si possono realizzare esami diagnostici come:

Quale metodica viene utilizzata per il trattamento dell’aneurisma toraco-addominale?

La chirurgia tradizionale e le procedure endovascolari avanzate rappresentano le opzioni più comunemente applicate.

La procedura tradizionale, conosciuta anche come open, consiste nella rimozione della sezione di aorta colpita dall’aneurisma e nella sostituzione con una struttura simile di materiale sintetico. Questo metodo è molto invasivo e il recupero post-intervento può richiedere anche più di un mese.

Invece, la procedura endovascolare consiste nel rinforzare le pareti dell’aneurisma inserendo una protesi metallica di forma circolare, che avviene grazie a un catetere infilato in un’arteria della gamba per raggiungere l’aorta. Qui, viene fissato uno stent con delle clip metalliche. Questa metodica è meno invasiva e i tempi di recupero risultano essere più brevi rispetto alla procedura tradizionale. L’unico inconveniente potrebbe essere che lo stent si stacchi dalla sua posizione e, quindi, sia necessario un altro intervento.

Qual è la differenza tra la chirurgia open e quella ibrida?

La chirurgia ibrida è una strategia terapeutica capace di combinare una rivascolarizzazione chirurgica all’esclusione endovascolare del tratto di aneurisma toracico, riducendo l’impatto delle complicanze chirurgiche nel paziente sottoposto al trattamento.

Le due metodiche sono sempre applicabili a tutti i tipi di aneurisma toracoaddominale?

Limiti anatomici e le condizioni cliniche del paziente rappresentano un ostacolo procedurale all’applicazione costante delle metodiche descritte.

 

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