Atassia: sai di che cosa si tratta?

Atassia: sai di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 08/05/2023

Con il termine atassia si intende un disordine del movimento, ossia l’alterazione del controllo motorio che risulta essere il sintomo di numerose patologie complesse. Approfondiamo questo argomento con il Dott. Giovanni Rizzo, esperto in Neurologia

Che cos’è l’atassia?

Si tratta di una condizione in cui il controllo dei muscoli è compromesso e vi è difficoltà a camminare o ad afferrare oggetti.

Tale patologia può colpire anche il linguaggio, la deglutizione e il movimento degli occhi.

L’atassia, nella maggior parte dei casi, risulta essere la conseguenza di un danno al cervelletto o di altre strutture cerebrali ad esso connesse.

paziente in visita dal dottore

Quali patologie si possono associare all'atassia?

Esistono varie patologie associate all’atassia, tra cui ricordiamo:

Come viene classificata l’atassia?

Ci sono moltissime forme di atassia che vengono classificate in base alla regione anatomica colpita, la causa scatenante e l’età d’insorgenza.

L’atassia può colpire il tronco, gli arti e la marcia. L’atassia degli arti si manifesta come tremore e/o incoordinazione motoria degli arti inferiori e superiori; invece, la marcia atassica si manifesta come difficoltà nella deambulazione per mancanza di equilibrio.

Tra le forme di atassia si trovano:

  • Atassia cerebellare
  • Atassia sensitiva
  • Atassia labirintica (orecchio interno)
  • Atassia cerebrale

Le atassie si dividono poi in forme ereditarie e forme secondarie

Tra le forme di atassia ereditaria la più comune è quella di Friedreich.

Atassia: quando preoccuparsi?

Quando i sintomi incominciano a manifestarsi si consiglia di rivolgersi allo specialista.

La diagnosi è clinica. Per identificare la causa sottostante ci si avvale di esami specifici che includono:

  • Esami ematici
  • Risonanza Magnetica
  • Potenziali evocati
  • Elettromiografia
  • Analisi del liquido cefalorachidiano tramite rachicentesi
  • SPECT (Single Photon Emission Computed Tomography)
  • Esami genetici

Come bisogna trattare l’atassia?

La terapia per l’atassia cerebellare varia a seconda della causa sottostante.

Per le forme acquisite è fondamentale trattare la causa sottostante; nelle forme genetiche, a parte rari casi, non esiste un trattamento specifico.

Dal punto di vista sintomatico, purtroppo, non si può parlare di una vera e propria terapia farmacologica efficace, bensì di una riabilitazione. La finalità della terapia riabilitativa è di migliorare, dove possibile, il disturbo dell’equilibrio e della coordinazione motoria, di gestire complicanze quali cadute o i problemi nell’articolazione del linguaggio e della deglutizione e di aumentare l’autosufficienza del paziente stesso, con l’obiettivo finale di migliorarne la qualità di vita.

Neurologia a Bologna