Bulimia: vedere il cibo come una condanna

Bulimia: vedere il cibo come una condanna

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

 

La bulimia è un disturbo alimentare che consiste in episodi durante i quali il soggetto assume quantità di cibo nettamente superiori a quelle necessarie. In tali occasioni il soggetto bulimico non è in grado di fermarsi, quindi il disturbo è associato ad una perdita di controllo. L’esperto in psicologia fa luce su questa patologia

Solo in Italia 2 milioni di giovani soffrono di disturbi alimentari, per lo più ragazze, e il 40% dei casi si manifesta tra i 15 e i 19 anni. Vediamo in cosa consiste la bulimia.

 

Caratteristiche della bulimia

Durante queste crisi bulimiche o, più comunemente, ‘abbuffate’, si assumono alimenti normalmente considerati ipercalorici. Il modo in cui si mangia, inoltre, è disordinato, compulsivo e rapido poiché si ingurgita senza masticare o assaporare ciò che si ha in bocca. Per di più, coloro che soffrono di bulimia sono ossessionati dalla paura di ingrassare; per questo motivo, si ricorre a pratiche estreme per poter compensare l’assunzione di notevoli quantità di cibo, come il vomito autoindotto o l’assunzione di lassativi o diuretici.

 

Fattori scatenanti della bulimia

Tra i principali fattori scatenanti delle abbuffate alimentari vi sono tutti gli stadi d’animo definiti ‘euforici’ come l’ansia, la tristezza, la collera o la noia così come tutte le situazioni quotidiane di stress. 

 

Cause della bulimia

Sono molteplici le cause legate a questi disturbi alimentari. In primo luogo, vi sono cause genetiche, che contribuiscono alla comparsa della patologia, e fattori socioculturali, ovvero i rigidi ed esigenti canoni odierni di bellezza, molto spesso additati come fattori cruciali nel processo patologico. Inoltre, anche la bassa autostima o il perfezionismo sono caratteristiche riscontrate tra soggetti bulimici.

 

Conseguenze della bulimia

Le conseguenze legate alla bulimia possono rivelarsi molto gravi se non vengono prese in seria considerazione e colpiscono il soggetto a livello psicologico (alterazioni dello stato d’animo), sociale (le relazioni vengono compromesse) e, soprattutto, fisico (dilatazione addominale, ulcera, problemi renali e alterazioni cardiovascolari).

 

Come affrontare la bulimia

Il trattamento che si è rivelato essere il più efficace è quello che deriva dalla terapia cognitivo-comportamentale: l’obbiettivo non è solo quello di modificare i pensieri, i comportamenti e i sentimenti che causano tale disturbo alimentare ma anche quello di migliorare gli aspetti psicologici più fragili del paziente (autostima, relazioni sociali, ecc).

 

Articolo redatto in collaborazione del Dr. José Moreno Magaña, specialista in psicologia

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