Che cos’è il Laser Terapeutico e Chirurgico?

Che cos’è il Laser Terapeutico e Chirurgico?

Editato da: Jennifer Verta il 21/03/2019

Drenante, rigenerativo, anti-infiammatorio, chirurgico. Il laser può oggi soddisfare quasi qualsiasi esigenza, diventando uno strumento imprescindibile per moltissime patologie. Ci spiega come il Dott. Leonardo Longo, il Prof. Leonardo Longo, Specializzato in Endocrinologia ed Esperto in Laser Medicina e Chirurgia a Firenze

Che cos’è il laser chirurgico?

Si tratta di un raggio di luce estremamente preciso e dosabile, di un solo colore per ogni tipo, che, focalizzato sui tessuti, può tagliarli o coagularli in modo selettivo e specifico, lasciando totalmente intatti gli altri tessuti vicini all’area bersaglio.

Che cos’è il laser terapeutico o non chirurgico o non ablativo?

Il laser terapeutico, anche noto come laser non chirurgico o non ablativo, è un raggio di luce estremamente preciso e dosabile, di un solo colore per ogni tipo, che, irradiando i tessuti in modo selettivo, innesca una serie di meccanismi fotochimici anti-infiammatori, drenanti e rigenerativi, senza lederli.

Quali sono le patologie che possono essere trattate con laser in ambulatorio?

Una vasta gamma di malattie può essere risolta con l’impiego del laser. Con il laser chirurgico possono essere trattati: nei, cheratosi pigmentate, tatuaggi (escissione), verruche, condilomi, papillomi, leucoplachia, xantomi, xantelasmi, acne, rinofima, cisti, malformazioni superficiali, unghie incarnite, fibromi, ma anche smagliature, cheloidi, cicatrici ipertrofiche, ulcere cutanee e decubiti, rughe, angiomi, rosacea, macchie cutanee, "capillari" del viso, "capillari“delle gambe.

Attraverso il laser non ablativo, invece, si può agire sull’Induratio Penis Plastica o Malattia di La Peyronie; sulle lesioni spinali e cerebrali; sulle infiammazioni acute dell'apparato locomotore come borsiti, epicondiliti, periartriti, osteocondriti, fibrositi, artriti, complicanze dell’artrosi; sulle nevralgie, mialgie, meniscopatie non chirurgiche. O ancora possono essere risolti con questa tecnica anche tendinopatie, ligamentopatie, metaplasie calcifiche, Sindrome dell'Articolazione Temporo-Mandibolare, distorsioni, sublussazioni, Morbo di Dupuytren edemi, contusioni, artrite reumatoide, algie post-operatorie, esiti di fratture, contratture e strappi muscolari, idrarti, linfedemi, pubalgie, tromboflebiti superficiali, sinusiti, otiti, flogosi del periapice dentale, sindrome acneica, cicatrici ipertrofiche e cheloidi.

Esistono rischi nell’impiego dei laser terapeutici e chirurgici?

Come tutti gli strumenti tecnologici impiegati in medicina, anche il laser dovrebbe essere utilizzato solo da mani esperte. Escluse le negligenze, l’unico rischio attribuibile al laser è la possibilità, comunque remota, dell’insorgenza di ustioni, sotto forma di eritemi e vescicole che, però, guariscono in qualche giorno.

In linea generale tutti possono sottoporsi al laser se affetti dalle patologie già citate.

Potenzialmente i laser potrebbero essere impiegati nel trattamento di tutti i tessuti irradiabili, ma solo se hanno dimostrato di offrire dei vantaggi superiori alle terapie tradizionali. A volte si possono anche adoperare in associazione con le terapie tradizionali con effetto sinergico potenziante (è questo il caso della terapia fotodinamica).

Il laser chirurgico è più pericoloso dei trattamenti chirurgici tradizionali?

Nelle patologie di cui abbiamo già parlato, il laser si è dimostrato più sicuro rispetto a tutti gli altri metodi di intervento, perché estremamente preciso e selettivo. Il laser agisce, infatti, come se riconoscesse i tessuti. Il risultato è una guarigione più naturale e rapida, con risparmio di grandi quantità di tessuto sano e riducendo ai minimi termini il sanguinamento.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Firenze