Chirurgia del Retto: quando viene eseguita?

Chirurgia del Retto: quando viene eseguita?

Editato da: Gloria Conalbi il 22/02/2023

La chirurgia del retto si occupa principalmente del trattamento delle neoplasie rettali tramite approccio mininvasivo laparoscopico o con l’utilizzo del Robot Da Vinci. Il Dott. Emilio Bertani, esperto in Chirurgia Generale a Milano, ci spiega di più

Di cosa si occupa la chirurgia del retto?

La chirurgia sul retto viene effettuata principalmente per la cura delle neoplasie rettali. La chirurgia è infatti l’unica terapia che, eventualmente associata ad altre terapie quali la radioterapia e la chemioterapia è in grado di offrire al Paziente affetto da tumore del retto una guarigione completa.

Quali patologie vengono trattate, quali organi sono interessati?

I principali tumori che si giovano della chirurgia rettale sono gli adenocarcinomi del retto, che hanno la stessa origine degli adenocarcinomi del colon. Si stima che nel 2016 siano stati diagnosticati 52.000 nuovi casi di tumore del grosso intestino di cui circa 15.000 localizzati al retto.

Il tumore del retto diffonde inizialmente ai linfonodi vicini e nel tessuto adiposo che circonda il retto, il cosiddetto “mesoretto”, e successivamente, se non diagnosticato e quindi curato, agli organi bersaglio che sono principalmente il fegato ed il polmone.

Quali tecniche chirurgiche vengono utilizzate nella chirurgia del retto?

La chirurgia del retto è altamente complessa e deve essere eseguita in centri e da chirurghi ad alto volume, cioè con un elevato numero di nuovi casi trattati ogni anno. Inoltre, il trattamento è multidisciplinare e coinvolge nelle forme a diffusione intermedia (i casi localmente avanzati) un trattamento integrato di chemio e radioterapia da eseguire preferibilmente prima dell’intervento chirurgico per minimizzare i rischi di recidiva tumorale.

L’obiettivo principale della chirurgia del retto è la radicalità oncologica e questo lo si ottiene asportando in maniera completa e precisa tutto il retto insieme al mesoretto, che è il tessuto adiposo e linfatico che circonda il retto, e ai linfonodi. Un ulteriore importante obiettivo è la preservazione dello sfintere anale in modo da non compromettere la continenza fecale, evitando così la colostomia definitiva, ovvero il cosiddetto “sacchetto a vita”.

Come viene eseguito l’intervento per la rimozione del tumore del retto?

La chirurgia del retto può essere eseguita nella maggior parte dei casi con un approccio di tipo mininvasivo robotico con Da Vinci o laparoscopico.

In particolare la chirurgia robotica è molto promettente per interventi sul retto in quanto la visione tridimensionale e la maggior destrezza che il Da Vinci consente nei movimenti può ridurre le sequele genito-urinarie che la chirurgia sul retto può comportare, sia sembrerebbe essere associata ad una maggior precisione nella dissezione.

Chirurgia Generale a Milano