Chirurgia robotica in Ortopedia: i robot sostituiranno i chirurghi?

Chirurgia robotica in Ortopedia: i robot sostituiranno i chirurghi?

Editato da: Marta Buonomano il 22/02/2023

Le continue evoluzioni in ambito chirurgico porteranno alla definitiva sostituzione della figura del chirurgo? Ne parliamo con il Dott. Federico Trentani, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Bologna

Quali sono le ultime evoluzioni chirurgiche in ambito ortopedico?

Un’importante novità in ambito ortopedico è rappresentata dalla chirurgia robotica, sviluppatasi a partire dagli studi e le analisi che negli ultimi 20 anni hanno portato all’introduzione della chirurgia computer assistita. L’obiettivo non è quello di sostituire il Chirurgo, bensì di ottimizzare il buon risultato dell’intervento e renderlo più ripetibile.

intervento di chirurgia robotica

Dalla chirurgia computer assistita a quella robotica

La chirurgia computer assistita ci ha conferito un campo d’azione, dei limiti per identificare il “buono” nell’esecuzione dell’intervento.

Oggi siamo andati oltre e siamo passati alla chirurgia robotica: il robot non è un elemento che sostituisce il chirurgo in sala operatoria, ma è ciò che permette, con un braccio meccanico che si associa a quello del chirurgo, un più limitato campo d’azione. Di conseguenza è il robot che delinea quei margini nella curva gaussiana dove c’è il “buono”.

Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica in Ortopedia?

Il robot in ambito ortopedico rappresenta sicuramente un’evoluzione e un miglioramento sia per quanto riguarda la qualità del trattamento per il paziente che il supporto di qualità per il Chirurgo che deve svolgere l’intervento.

L’approccio è a tutti gli effetti mininvasivo e grazie al margine di errore di 1mm si ottengono ottimi risultati. Inoltre, se si supera questo margine di errore il sistema si arresta, evitando la lesione dei tessuti circostanti.

In conclusione, la chirurgia robotica ci permette di:

  • Intervenire in maniera non invasiva;
  • Ridurre gli errori di posizionamento e, di conseguenza, i rischi di instabilità dell’impianto protesico;
  • Prevenire anomalie nella concentrazione delle forze di carico sulle varie componenti protesiche.
Ortopedia e Traumatologia a Bologna