Come ci aiutano le manovre vagali?

Come ci aiutano le manovre vagali?

Editato da: Marta Buonomano il 08/02/2022

Nei bambini che soffrono di tachicardia parossistica sopraventricolare e sono colpiti da attacchi frequenti, può offrire grande sollievo l’esecuzione di manovre specifiche per abbassare il battito cardiaco e riportare il battito alla normalità. Ce ne parla il nostro esperto in Cardiologia.

Che cos’è la tpsv?

bambini che corrono in un campo di papaveriLa tpsv, la tachicardia parossistica sopraventricolare è un’aritmia veloce, una tachicardia per l’appunto, in cui il cuore batte molto in fretta, arriva fino a 300 battiti al minuto. Questo si verifica a causa di una sorta di cortocircuito che interviene nel tessuto elettrico del cuore. Il bambino, a seconda dell’età, potrà respirare velocemente o riferire dolore al petto, impallidire. In certi casi, guardando il torace sarà evidente il fortissimo battito, quasi il cuore volesse uscire dal petto.

Che fare quando il bambino soffre di una crisi di tpsv?

Non bisogna farsi prendere dal panico; tutto dipende dagli accordi presi con i eseguire le manovre vagali.

Il cuore con la sua circolazione, come il respiro ed altre funzioni del nostro corpo, è regolato dal sistema nervoso vegetativo involontario. Questo è diviso in due poli opposti, un freno ed un acceleratore. Il sistema ortosimpatico, o semplicemente simpatico, è l’acceleratore (per es. l’adrenalina). Il parasimpatico o vago, invece, è il freno. Quando si verifica un’aritmia, l’acceleratore è al massimo. Per rallentarlo è possibile andare a stimolare il nervo vago, da qui il nome di “manovre vagali”.

In cosa consistono le manovre vagali?

Ad ogni età esiste una risposta specifica alle diverse situazione. Neonati e bambini molto piccoli reagiscono molto positivamente al ghiaccio posato sulla faccia. Come il coccodrillo, prima di immergersi si bagna il muso con acqua molto fredda per rallentare il suo battito cardiaco prima di andare in apnea, lo stesso vale anche per i bambino molto piccoli. Il ghiaccio sul viso rallenta, infatti, il cuore. Questa manovra può essere portata avanti per 20-30 secondi e ripetuta fino a 3- 4 volte. Questa procedura può essere impiegata fino al compimento del primo anno d’età.

Le manovre per i bambini e ragazzini

bambino che corre su un pratoPer i bambini più grandi sarà necessario fare ricorso ad altre manovre. La principale è la manovra di Valsalva. Nei bambini più piccoli si spinge una mano sulla pancia per 10-20 secondi per poi rilasciarla improvvisamente. Questa è una manovra passiva, mentre quelle attive si applicano sui bambini che sono già collaboranti. In una di queste li si fa sedere e gli si dice di spingere come se dovessero andare di corpo con naso e bocca chiusa per 10-20 secondi. Si può ripetere per 2-3 volte. Esiste poi l’Headstand, il capovolgimento piedi in alto e testa in basso. Per effettuarlo in sicurezza è bene far adagiare il bambino al suolo o su un divano e poi farlo andare in posizione con l’aiuto di un adulto. Questa posizione ribaltata va mantenuta per 10-15 secondi e ripetuta 3-4 volte. Altre tecniche includono lo squatting, l’accovacciamento rapido accompagnato o meno dal salto; soffiare vigorosamente in un palloncino o una bottiglia; fare dei colpi di tosse energici o provocare il vomito con un cucchiaino.

Tutte queste sono manovre completamente sicure da utilizzare prima di chiamare i soccorsi. L’unica cosa da tenere a mente è che vanno eseguite subito. In caso il sintomo passasse e questi attacchi fossero frequenti lo specialista potrebbe infine suggerire di non recarsi al pronto soccorso.

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