Come ci si prepara alla mastoplastica?

Come ci si prepara alla mastoplastica?

Editato da: Serena Silvia Ponso il 07/04/2023

Quali esami devo effettuare prima di sottopormi ad una mastoplastica? Deve sospendere l’assunzione di farmaci? Dopo l’intervento, quanto tempo ci impiegherò a rimettermi? Il Dott. Cesare Azzolini, specialista in Chirurgia Plastica, ci aiuta a dissipare ogni dubbio

Voglio sottopormi ad una mastoplastica: cosa devo fare?

Il primo passo da eseguire per una donna che voglia sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva è quello di effettuare una visita con un chirurgo plastico, cioè un medico che ha conseguito la specialità universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ancora meglio se anche iscritto alla S.I.C.P.R.E. (Società Scientifica Ufficiale degli Specialisti in Chirurgia Plastica).

Nel corso della visita il chirurgo dovrà innanzitutto valutare il perfetto stato di salute della paziente mediante un’anamnesi clinica accurata. Nel caso non vi siano patologie che possono controindicare l’intervento (importanti problemi cardio-circolatori, malattie del sistema metabolico non sotto controllo, problemi oncologici, etc.), si potrà procedere alla valutazione delle richieste estetiche della paziente, soprattutto in riferimento alla taglia di seno che si vuole raggiungere.

 

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È sempre possibile realizzare i desideri della paziente?

Il chirurgo dovrà cercare di esaudire i desideri della paziente, ma non bisogna dimenticare che esistono caratteristiche anatomiche che devono essere rispettate per ottenere un risultato duraturo e naturale: la conformazione fisica della paziente (altezza e peso), le dimensioni del torace e l’elasticità cutanea.

Ad esempio, una protesi troppo grande, la cui base è superiore alla dimensione del l’emitorace che la deve accogliere, sporgerebbe troppo medialmente e lateralmente, laddove la ghiandola è assente e la pelle è sottile, rendendo la protesi molto visibile e palpabile in questi punti, e ottenendo un risultato poco naturale. In questi distretti, inoltre, la sottigliezza dei tessuti renderebbe evidenti le pieghe che la protesi può naturalmente fare con un effetto ad onde piuttosto sgradevole (wrinkling).

Se, invece, si rispettano le varie caratteristiche, si potrà ottenere un risultato perfetto.

Quali esami devo effettuare prima della mastoplastica?

Prima dell’intervento, la paziente si dovrà sottoporre a esami completi del sangue, delle urine, a un elettrocardiogramma, a un'ecografia mammaria o ad una mammografia e, in alcuni casi, ad una RX torace.

Devo seguire una dieta particolare?

Non è necessaria nessuna dieta particolare prima dell’intervento: solo la sera prima è consigliabile una cena leggera. La paziente, comunque, dev’essere a digiuno da almeno 6 ore prima di sottoporsi ad anestesia generale.

Prima dell’intervento devo sospendere l’uso di farmaci?

Nel caso la paziente assuma farmaci, la maggior parte di questi (eutirox, antiipertensivi, ansiolitici, ipoglicemizzanti, etc.) dev’essere assunta secondo le normali abitudini i giorni che precedono l’intervento e spesso anche il giorno stesso dell’intervento. Altri farmaci che, invece, interferiscono con la coagulazione (aspirina, antidolorifici, antiinfiammatori, pillola anticoncezionale, ecc.), devono essere sospesi almeno 15 giorni prima dell’intervento. In ogni caso è bene valutare caso per caso.

Dopo l’intervento quanto tempo ci vuole prima di riprendersi completamente?

Dopo l’intervento la paziente deve assumere i farmaci prescritti dal chirurgo: nella maggior parte dei casi si tratta di un antibiotico e di un antidolorifico. Questi devono essere assunti regolarmente agli orari consigliati dal chirurgo per ottenere una concentrazione di farmaco sempre costante che ne assicuri il massimo beneficio.

Il dolore dopo una mastoplastica additiva è variabile: dipende dal grado di tolleranza della paziente, ma anche da altri fattori. Una paziente con pelle poco elastica che inserisce protesi grandi, per effetto della distensione dei tessuti, avrà un dolore superiore a una paziente con pelle elastica e magari un poco eccedente (come, per esempio, nel caso di svuotamenti dopo il parto e l’allattamento). In generale, comunque, il dolore è molto ben controllato da blandi antidolorifici (ad esempio la Tachipirina).

Il decorso postoperatorio prevede una settimana di riposo e ad ogni settimana successiva sarà possibile riprendere attività progressivamente più pesanti. Dopo un mese si può ritornare in palestra.

 

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Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Parma