Come orientarsi per prevenire e curare il carcinoma del colon-retto

Come orientarsi per prevenire e curare il carcinoma del colon-retto

Editato da: Marta Buonomano il 15/03/2023

Il nostro esperto in Oncologia a Firenze, il Prof. Francesco Di Costanzo, ci espone alcune importanti riflessioni utili per la prevenzione e trattamento di questa importante patologia neoplastica che uccide in Italia ogni anno 21.000 persone

Carcinoma del colon-retto: com’è la situazione in Italia?

Nel 2020, sono attese circa 43.700 nuove diagnosi di carcinoma del colon-retto (23.400 negli uomini e 20.300 nelle donne), mentre la mortalità è prevista in circa 21.600 decessi: 11.300 nei maschi e 10.300 nelle donne, rispettivamente.

donna che si tocca la pancia

Quali sono i fattori di rischio di questa neoplasia?

I principali fattori di rischio sono rappresentati da un regime alimentare errato (eccessivo consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati), dal sovrappeso e ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcol.

Dieta ricca di frutta e verdure, vitamina D e calcio e somministrazione di antinfiammatori (aspirina a basse dosi) sono fattori protettivi.

Anche alcune patologie del colon espongono ad un maggior rischio di sviluppare il cancro del colon, tra cui Crohn, rettocolite ulcerosa, poliposi adenomatosa familiare (FAP) e la sindrome di Lynch.

Come si formula la diagnosi?

Per la diagnosi è necessario eseguire una colonscopia con biopsia, successivamente in presenza della diagnosi istologica di neoplasia maligna dovranno essere eseguiti altri esami come TAC, PET e nel retto la RM dello scavo pelvico.

Carcinoma del colon-retto: come curarlo?

Negli stadi precoci del colon (I-III stadio TNM) è indicata la chirurgia seguita, in caso di linfonodi positivi, da chemioterapia adiuvante.

Nella sede rettale il discorso è diverso: nei casi con malattia loco-regionalmente avanzata (stadio II e III) è prevista una chemio-radioterapia pre-operatoria, a cui seguirà poi l’intervento chirurgico e successiva terapia adiuvante nei casi con linfonodi positivi.

Cosa fare in caso di tumore metastatico?

Nei tumori metastatici oggi si devono fare alcune distinzioni tra colon destro (fino alla flessura splenica) e colon sinistro, sede delle metastasi: solo fegato/polmone o sedi multiple. Tutti questi fattori devono poi essere correlati con età e performance status dei pazienti. Oggi è di fondamentale importanza anche eseguire la determinazione RAS e BRAF per distinguere tra wild-type (35-40%) e mutati.

Sulla base dei parametri clinici e biomolecolari deve essere disegnata la strategia terapeutica chemioterapica, in associazione ai nuovi farmaci biologici, e recentemente anche immunoterapica nei soggetti con MSI-H. In alcuni casi selezionati, la chirurgia delle metastasi è di fondamentale importanza come la radioterapia stereotassica o la termoablazione.

donna con mal di pancia

Per ottenere il massimo dei risultati è importante affidarsi ad oncologi esperti in grado di disegnare un percorso globale che tenga conto di molteplici end-points, tra questi la qualità di vita e le aspettative del paziente, non tralasciando la comunicazione e l’informazione tra medico e paziente.

Oncologia a Sesto Fiorentino