Come si trattano le fratture nei pazienti anziani?
Nei paesi occidentali con l’aumentare dell’età media si sono incrementate esponenzialmente le fratture a carico dei pazienti anziani con una importante ripercussione non solo clinica ma anche sociale. Il Dott. Simone Ripanti, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma, descrive le fratture del collo del femore e del polso, oltre a presentare le novità chirurgiche per il loro trattamento
I traumi nell’anziano
La problematiche delle fratture negli anziani soprattutto nella categoria dei “grandi anziani” (over 85 anni), sono le complicanze dovute alla frattura (ed al conseguente intervento) e la mortalità. La categoria dei pazienti anziani, così come i bambini, necessita di diagnosi e trattamenti specifici e per questo motivo in caso di lesioni o fratture è importante rivolgersi ad uno specialista in Ortopedia e Traumatologia Geriatrica per impostare il trattamento più precocemente possibile.
Quali sono le caratteristiche delle fratture del collo del femore nell’anziano?
A causa dell’osteoporosi che indebolisce le ossa e aumenta il rischio di frattura anche dopo cadute di lieve entità, le fratture del collo del femore sono le più comuni nella popolazione femminile sopra i 60 anni; in rapporto alla tipologia di frattura (mediale o laterale) cambia l’indicazione chirurgica (chiodo, placca o protesi). La sintomatologia è caratterizzata da un dolore nella zona del bacino, dell’inguine e di tutto l’arto inferiore, con conseguente limitazione nei movimenti. La diagnosi viene effettuata con la radiografia e in casi complessi con la TAC e la risonanza magnetica.
Quali sono le caratteristiche delle fratture del polso?
Anche le fratture del polso sono molto frequenti negli anziani. I sintomi più comuni di queste fratture sono dolore, gonfiore, limitazione dei movimenti e deformità. Anche in questo caso la diagnosi viene fatta attraverso i più comuni esami diagnostici.
Come vengono trattate queste fratture?
Mentre per il collo del femore l’unica possibilità di trattamento è l’intervento chirurgico, per il polso, in caso di frattura composta, è previsto il trattamento non chirurgico (gesso o tutori). Per entrambe le condizioni, in caso di necessità di chirurgia, si scelgono le metodiche più adatte in base alla tipologia della frattura e alle caratteristiche fisio-patologiche del paziente. Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecniche che offrono vantaggi soprattutto ai pazienti più anziani, riducendo i rischi e le complicanze e migliorando la fase riabilitativa.
Novità chirurgiche nella cura delle fratture nell’anziano
La chirurgia mininvasiva, i nuovi mezzi di sintesi, le moderne tecniche anestesiologiche e la rapidità dell’intervento (nelle prime 24-48 ore dopo il trauma) offrono vantaggi quali:
- Cicatrici ridotte
- Risparmio tissutale grazie alla ridotta aggressione ai muscoli durante l’atto chirurgico
- Ridotto dolore post-operatorio
- Recupero più rapido
- Modesto impatto causato dall’anestesia per lo sviluppo di tecniche anestesiologiche dedicate a questa delicata tipologia di pazienti