Coronavirus e shopping online: tra piacere e compulsione patologica
Il Coronavirus, oltre ad aver cambiato le nostre abitudini giornaliere, sta mettendo in ginocchio anche l’economia a livello globale, soprattutto quella relativa ai piccoli brand, quindi alle piccole e medie imprese, creando incertezza e paura per il futuro
Ma è necessario guardare oltre l’isolamento domiciliare e la quarantena, puntando alla ripresa durante la fase post-coronavirus.
Le centinaia di notizie tristi che leggiamo o ascoltiamo ogni giorno modificano il nostro umore e nonostante il tempo che non passa e la noia che ci accompagna, lo shopping online rappresenta un vero valore aggiunto in questo momento: è uno stimolo che continua a soddisfarci abbastanza e che riesce in qualche modo a darci qualche coccola in più.
È proprio questo il momento ideale per gli eCommerce che, rispetto ai negozi fisici, non hanno abbassato le loro saracinesche e stanno favorendo una crescita esponenziale della domanda.
Sempre più persone si affidano ad internet, spazio dove è ancora possibile sognare grazie anche alle inaspettate offerte e agli sconti anticipati, per acquistare i prodotti di cui hanno bisogno: si sta assistendo ad un vero boom dell’eCommerce.
Cosa acquistano maggiormente gli italiani?
Con l’Italia in quarantena, la moda non rientra particolarmente tra i bisogni primari.
Oltre al settore alimentare che vede una crescita del 90% della “spesa a domicilio”, i settori maggiormente coinvolti in questo momento straordinario sono quelli relativi alla vendita di:
- Computer
- Tablet
- Prodotti da giardinaggio
- Salute ed il benessere personale
- Giochi di società
- Articoli per gli animali domestici
- Corsi online
Inoltre, in merito alle ricerche in internet, si è notato il coinvolgimento di tutte le fasce di età (il 18%, infatti, riguarda la fascia dai 55 ai 65 anni e il 23% quella degli ultra 65enni).
Purtroppo, l’emergenza Coronavirus, oltre ad incrementare le vendite online ha favorito anche l’aumento delle frodi. Si consiglia, infatti, di usare internet con destrezza e di prestare sempre la massima attenzione ai siti dedicati agli acquisti online e di verificarne l’attendibilità al fine di non ritrovarsi davanti ad offerte ingannevoli o speculative.
Come sapere se il desiderio di acquisto diventa patologico?
Da sempre, e in particolar modo in questo momento, lo shopping online rappresenta una forte distrazione terapeutica che, in molti casi, aiuta a combattere la noia, lo stress e l’ansia, la depressione e la scarsa autostima. Altre volte, il desiderio di comprare potrebbe trasformarsi in dipendenza, ovvero in shopping compulsivo, superando il limite tra piacere e compulsione patologica, condizione che colpisce principalmente le donne durante la prima età adulta o la tarda adolescenza.
Di seguito i 10 segnali di allarme che ne indicano il mancato controllo:
- Tendenza a considerare lo shopping come terapia per cambiare umore;
- Pensare costantemente allo shopping;
- Non riuscire a gestire i propri impegni quotidiani a causa del bisogno di acquistare;
- Tendenza ad acquistare continuamente oggetti di cui non si ha bisogno;
- Sentire il bisogno di comprare di più per avere maggiore soddisfazione;
- Provare un senso di vergogna dopo aver acquistato;
- Percezione di perdita di controllo mentre si effettua un acquisto;
- Avvertire frustrazione e ansia se non si riesce ad acquistare;
- Acquistare oltre le proprie possibilità economiche,
- Tendenza ad acquistare quando si è da soli.
Oggi, grazie ai servizi online come la Telemedicina, è possibile avere un supporto a distanza, soprattutto in situazioni di emergenza come quella attuale. Si consiglia, pertanto, di prendere in considerazione la possibilità di ricevere un consulto medico da uno specialista in Psicologia o in Psicoterapia nel caso si avvertissero i sintomi sopraindicati.