Covid-19 e Sindrome della Capanna: la paura di uscire dopo il lockdown

Covid-19 e Sindrome della Capanna: la paura di uscire dopo il lockdown

Top Doctors
La redazione di Top Doctors
Top Doctors
Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 17/05/2020

Milioni di italiani, a seguito di quanto scaturito dall’emergenza Covid-19, hanno paura di tornare alla normalità. In Psicologia, questo fenomeno prende il nome di Sindrome della capanna. Vediamo di cosa si tratta e come affrontarla!

Che cos’è la Sindrome della capanna?

Si tratta di una condizione psicologica caratterizzata principalmente da ansia e paura, che in questo momento sta colpendo, in modo Ragazza che esce di casacurioso, centinaia di persone. Conosciuta anche con il nome di Sindrome del prigioniero, è rappresentata dalla paura di uscire dalla quarantena e di tornare alla normalità, ai normali ritmi, ai propri impegni fuori casa.

I primi cenni clinici della Sindrome della capanna appartengono al periodo della corsa all’oro negli USA, nel 1900. In quell’epoca, l’isolamento dei cercatori, obbligati a trascorrere lunghi periodi dentro una capanna, si tramutò in:

  • Ansia
  • Stress
  • Sfiducia nel prossimo
  • Rifiuto di tornare alla civiltà

Di cosa si tratta?

L’idea di dover riprendere contatto con il mondo reale, fuori dalle mura domestiche, per molte persone sta rappresentando un vero problema. Ansia, angoscia e stress sono tra le emozioni che caratterizzano questo fenomeno del tutto normale. Non si tratta di un disturbo psicologico ma di una naturale conseguenza dell’aver trascorso moltissimo tempo in isolamento, al quale il nostro cervello si è abituato.

Inoltre, dato che il Coronavirus è ancora presente, anche il rischio di contagio lo è ed è quindi comprensibile percepire anche la paura di ammalarsi, seguita dagli stati d’animo di timore ed insicurezza.

Come riconoscerla?

Molti sono gli aspetti caratterizzanti questa particolare condizione momentanea. I principali includono:

  • Letargia: bisogno di dormire, difficoltà a svegliarsi, sensazione di stanchezza;
  • Scarsa memoria e difficoltà di concentrazione;
  • Ansia e desiderio di determinati alimenti per calmarla;
  • Angoscia;
  • Frustrazione;
  • Paura di uscire, camuffata con il “non aver voglia di uscire perché si sta bene in casa e perché tutto quello di cui si ha bisogno c’è già;
  • Demotivazione.

Cosa fare se si percepiscono i sentimenti indicati?

In questo momento, capire e rispettare l’atteggiamento di chi si trova in difficoltà nel tornare alla normalità, recuperare la propria ragazza seduta in una scalinatavita e quindi poter uscire di casa, è di fondamentale importanza. Le strategie da seguire in questo momento devono essere ricondotte al fatto che tutte le emozioni vissute sono assolutamente comprensibili:

  • Datevi del tempo e proseguite a piccoli passi;
  • Riabituate il cervello alla nuova routine (da programmare e seguire), riducendo i tempi di riposo;
  • Stabilire un’ora per uscire di casa e passare del tempo per strada, all’aria aperta, in mezzo alla gente (continuando a rispettare le misure di sicurezza);
  • Cercate il sostegno di una persona amica. Vi aiuterà ad attenuare la paura ed il terrore di aprire la porta di casa o a percepire meno ansia in strada.

La situazione degli ultimi mesi non è per nulla facile. Per questo motivo è necessario essere comprensivi e soprattutto preparati per affrontare le sfide psicologiche che ci ritroveremo davanti. Grazie al servizio di Telemedicina puoi trovare lo specialista in Psicologia più adatto alle tue esigenze che potrà aiutarti a superare la Sindrome della capanna e a tornare alla tua meravigliosa normalità.

Psicologia