Covid-19: l’elaborazione di un lutto durante la quarantena

Covid-19: l’elaborazione di un lutto durante la quarantena

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 10/05/2020

L’emergenza Covid-19 ha causato un grande disagio, soprattutto alle persone che purtroppo si trovano davanti all’elaborazione di un lutto, evento particolare reso ancora più difficile dal periodo di isolamento. Quali sono i consigli da seguire in queste situazioni?

Quali sono le dinamiche di oggi nel processo di elaborazione di un lutto?

Il lutto rappresenta una tappa obbligata. È del tutto normale vivere un lutto con sofferenza e sarebbe preoccupante se questo Elaborazione luttotipo di reazione non si manifestasse.

Il lutto è una tappa che è necessario vivere quando una persona cara viene a mancare. La natura della durata del lutto può variare da persona a persona, in base al tipo di legame instaurato, ed è proprio attraverso questo periodo che sarà poi possibile trovare un nuovo equilibrio. Dal tipo di relazione instaurata con la persona defunta dipenderà il dolore vissuto (infatti, si tende a non soffrire quando si tratta di persone estranee).

L’elaborazione del lutto può essere considerata una patologia?

Si. Secondo quanto indicato dal manuale dei disturbi mentali, il processo di un lutto può essere considerato patologico quando la persona che lo vive continua a vivere intensamente il suo dolore dopo un anno dalla perdita (per gli adulti) e 6 mesi per i bambini. Il lutto fisiologico diventa, quindi, persistente.

Elaborazione del lutto durante l’emergenza

Durante l’emergenza Covid-19, il percorso ed il decorso naturale dell’elaborazione del lutto sono stati alterati a causa dell’isolamento a cui si è costretti e al momentaneo non ritorno alla normalità.

Purtroppo, è venuta a mancare la possibilità di poter dare un ultimo saluto alla persona cara, sia individuale, attraverso una visita o una telefonata (limite dato dal rapido ricovero della persona e dal suo isolamento) che collettivo, attraverso la cerimonia del funerale. Quest’ultimo, in genere, rappresenta un passaggio che ha un ruolo significativo durante il successivo processo di elaborazione del lutto.

Questi fenomeni hanno favorito la nascita di molteplici problematiche legate alla sfera psicologica. Ad esempio, molte persone non considerano ancora scomparsa la loro persona cara, data l’impossibilità di un ultimo saluto.

Quali consigli è possibile dare per aiutare una persona a superare il lutto?

  1. Innanzitutto, si potrebbe, non appena possibile, effettuare collettivamente il rito del saluto al fine di innescare il meccanismo di elaborazione, non avvenuto a causa del lockdown;
  2. Cercare di non pensare continuamente alla persona scomparsa può essere di grande aiuto. In questo senso, è opportuno imporsi delle regole, come ad esempio quella di dedicare un tempo limitato a questi momenti tanto emotivi (ad esempio mezz’ora) in un luogo definito;
  3. Mettersi al riparo dal bombardamento mediatico continuo sulle notizie del Coronavirus a cui si è sottoposti può aiutare a stare meglio e a sentirsi meno fragili;
  4. Mantenere la socialità e restare in contatto con le persone care è di primaria importanza, oggi è possibile farlo attraverso la tecnologia. Inoltre, anche il servizio di Telemedicina, mette a disposizione la possibilità di ricevere il supporto di uno specialista in Psicologia che può fornire un valido aiuto soprattutto in questi momenti difficili.
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