Crisi con assenza: l’epilessia lieve nel bambino

Crisi con assenza: l’epilessia lieve nel bambino

Editato da: Alice Cattelan il 23/02/2023

Hai notato sguardo vacuo e momenti di completa assenza nel tuo bambino? Può essere una tipologia di epilessia caratteristica dell’età infantile! Il Dott. Francesco Paladin ci aiuta a capire in questo articolo che cos’è l’epilessia con assenza e come si può trattare

L’epilessia con assenza infantile

Quando parliamo di epilessia ci riferiamo a tutta quella sintomatologia che ha come elemento comune la presenza di crisi ripetute. Queste crisi, causate da scariche neuronali sprigionate nella corteccia cerebrale, sono imprevedibili e parossistiche. La scarica elettrica sprigionata può confinarsi ad una parte del tessuto cerebrale o diffondersi in più zone fino ad intaccare la totalità della corteccia cerebrale.

Possiamo, quindi, individuare due tipologie di crisi:

  • Crisi parziali. Ci riferiamo in questo caso a manifestazioni che si limitano ad una zona cerebrale ben definita.
  • Crisi generalizzate. Quest’ultime saranno caratterizzate da scariche neuronali diffuse.

L’una non esclude l’altra: una crisi può iniziare come parziale ed evolversi e diffondersi ad altre aree cerebrali.

Le crisi di assenza

Anche parlando di crisi d’assenza da epilessia, possiamo distinguere due macrogruppi:

  1. Le crisi di assenza tipiche. Sono identificabili dalla breve durata temporale della perdita di coscienza. Dal punto di vista elettroencefalografico, le scariche passano da onde acute ad un’onda lenta (frequenza di 2,5/4 Hz) Si possono riconoscere avvertendo un arresto del tutto improvviso delle attività del bambino (parola, gioco..). Il bambino si bloccherà con occhi e bocca semiaperti e lo sguardo vuoto, con piccoli movimenti masticatori e vibrazioni nelle palpebre. Il paziente recupera la coscienza completa in un tempo che può durare fino ad una decina di secondi riprendendo le attività senza alcuna coscienza dell’accaduto. Il più delle volte, questo tipo di assenza è benigno e guarisce abbastanza velocemente. Purtroppo, questa patologia non viene riconosciuta nell’ambito famigliare e scolastico causando difficoltà di apprendimento e difficoltà sociali.
  2. Le crisi di assenza atipiche. Dal punto di vista elettroencefalografico, le scosse sono più forti ed irregolari. In questo caso la sintomatologia è evidente, e le possiamo riconoscere per:
  • Ipertono posturale o perdita del tono posturale di testa e tronco;
  • Scosse di testa e arti con movimenti ritmici;
  • Contrazioni muscolari di palpebre e bocca

La terapia farmacologica è il trattamento migliore in questo caso, ma se viene confusa per una tipologia di epilessia differente la terapia può peggiorare le crisi. Generalmente le crisi d’assenza si manifesta in un periodo circoscritto che va dai 9 ai 13 anni d’età.

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