Diastasi addominale: cos’è e come risolverla con l’intervento chirurgico

Pubblicato il: 30/10/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 30/10/2024

La diastasi addominale è una condizione che riguarda molte persone, soprattutto donne dopo la gravidanza, ma non solo. Questo problema può compromettere la qualità della vita, causando non solo disturbi estetici, ma anche funzionali. Se hai notato un rigonfiamento al centro dell'addome o avverti dolore alla schiena e difficoltà nella postura, potresti essere affetto da diastasi dei muscoli retti addominali. Di seguito verranno illustrate le caratteristiche della diastasi addominale, i criteri per la diagnosi e le soluzioni terapeutiche disponibili, inclusa la chirurgia

Cos’è la diastasi addominale?

La diastasi dei muscoli retti addominali è una separazione anomala tra i muscoli retti dell’addome, i due fasci muscolari che si estendono verticalmente lungo il centro dell'addome. Normalmente, questi muscoli sono uniti da una sottile striscia di tessuto connettivo chiamata linea alba, ma in presenza di diastasi, questa striscia si allunga e si assottiglia, provocando un distanziamento tra i muscoli.

Questa condizione è comune nelle donne durante e dopo la gravidanza a causa della pressione esercitata dal feto in crescita. Tuttavia, anche gli uomini, soprattutto se in sovrappeso o se hanno subito uno sforzo fisico eccessivo, possono sviluppare la diastasi addominale.

Quali sono i sintomi della diastasi addominale?

Uno dei segni più evidenti di diastasi addominale è la presenza di un rigonfiamento lungo la linea mediana dell'addome, visibile soprattutto quando si compiono sforzi, come alzarsi o piegarsi. In alcuni casi ernie, particolarmente in regione peri ombelicale, possono essere associate incrementando i fastidi associati. Altri sintomi comuni includono:

  • Dolore lombare: a causa della debolezza dei muscoli addominali, la colonna vertebrale riceve meno supporto.
  • Difficoltà di postura: la diastasi può influire negativamente sull'equilibrio muscolare, portando a una postura scorretta.
  • Problemi digestivi: la separazione dei muscoli può causare disturbi digestivi come gonfiore e reflusso.
  • Debolezza addominale: la perdita di tono muscolare può rendere difficili movimenti come sollevare pesi o compiere esercizi fisici.

Chi è a rischio?

Sebbene la diastasi addominale sia più comune tra le donne in gravidanza, può colpire anche altre categorie di persone. Tra i fattori di rischio troviamo:

  • Gravidanza: soprattutto in caso di gravidanze multiple o di neonati di grandi dimensioni.
  • Obesità: l'eccesso di peso aumenta la pressione sull'addome, favorendo la separazione dei muscoli.
  • Eccessivo sforzo fisico: alcuni tipi di esercizi intensi, se eseguiti in modo scorretto, possono causare la diastasi.
  • Invecchiamento: con l'età, il tessuto connettivo può indebolirsi, aumentando il rischio di diastasi

Diagnosi della diastasi addominale

La diagnosi di diastasi addominale può essere fatta da un medico tramite un esame fisico. Durante la visita, il paziente viene invitato a compiere un piccolo sforzo addominale (come sollevare la testa da sdraiato), in modo che il rigonfiamento tra i muscoli sia visibile e palpabile. Per confermare la diagnosi, possono essere utilizzati esami strumentali come l'ecografia addominale o la risonanza magnetica o la TC.

Trattamenti per la diastasi addominale

Il trattamento della diastasi addominale dipende dalla gravità della condizione e dai sintomi presenti. In alcuni casi lievi, possono essere utili esercizi specifici per il rafforzamento dei muscoli addominali e della linea alba, nelle forme più gravi l’attività sportiva può anche aggravarne. Tuttavia, nei casi più gravi, è necessario ricorrere alla chirurgia.

Chirurgia della diastasi addominale

La diastasi addominale grave o associata a ernie richiede generalmente un intervento chirurgico per riparare la separazione muscolare. L'operazione, chiamata addominoplastica con plicatura dei retti addominali, prevede la sutura dei muscoli retti per riportarli alla loro posizione naturale. In alcuni casi, viene utilizzata una rete protesica per rafforzare la parete addominale.

L'intervento può essere eseguito in modalità tradizionale o mini-invasiva, a seconda della complessità del caso. I tempi di recupero variano da persona a persona, ma generalmente il paziente può tornare a svolgere attività normali dopo 4-6 settimane.


POTREBBE INTERESSARTI ANCHE IL SEGUENTE ARTICOLO: Come trasformare la tua silhouette: tutto quello che devi sapere sul rimodellamento corporeo

Quando intervenire?

La diastasi addominale non è solo un problema estetico, ma può avere un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita. Se soffri di sintomi associati a questa condizione, è importante rivolgerti a uno specialista per valutare la necessità di un intervento chirurgico. Grazie alle moderne tecniche di chirurgia plastica, è possibile correggere la diastasi e ripristinare la funzionalità addominale, migliorando allo stesso tempo l'aspetto estetico.

Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Roma

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.