Dieta iposodica nell’ipertensione arteriosa

Dieta iposodica nell’ipertensione arteriosa

Editato da: Marta Buonomano il 03/05/2020

Che cos’è l’ipertensione arteriosa? Il Dott. Luigi Vernaglione, esperto in Nefrologia a Brindisi, ci parla dell’importanza della dieta nei pazienti ipertesi

Cos’è l’ipertensione arteriosa?

L'ipertensione arteriosa è un sintomo ed è definito come l'incremento dei valori di pressione arteriosa oltre il 140/90 mmHg. Circa il 60% della popolazione mondiale ne è affetta. Metà dei pazienti ipertesi sa di esserlo e solo metà di questi ultimi è trattato efficacemente. Essendo l'ipertensione arteriosa uno dei fattori di rischio principali di malattie o mortalità cardiovascolare si capisce come l'elevata prevalenza di questo sintomo e lo scarso controllo farmacologico costituiscono un problema di sanità pubblica.

Da cosa è causata?

Le cause di ipertensione arteriosa risiedono nella stragrande maggioranza dei casi nella alterazione di alcune funzioni renali e, principalmente, nell'errato rimaneggiamento del sodio da parte dei reni. Altre cause frequenti di ipertensione sono quelle ormonali, come ad esempio malattie dei surreni, della tiroide o del sistema nervoso simpatico.

Come si manifesta?

L'ipertensione può manifestarsi con palpitazioni, vampate di calore al volto, cefalea, sudorazioni profuse, vertigini, nausea e vomito.

Qual è il ruolo del sale nella dieta del paziente con ipertensione arteriosa?

L'apporto di sale con la dieta ha un ruolo importante in caso di ipertensione. Avendo già detto che i reni del paziente iperteso non eliminano tutto il sale ingerito, si capisce come diete ipersodiche provocano accumulo di questo ione nel sangue con ritenzione di liquidi nell'organismo e stimolo alla contrazione dei vasi da parte dell'endotelio che riveste internamente le arterie.

Dieta iposodica per l’ipertensione arteriosa

La dieta iposodica del paziente iperteso deve quindi limitare il sale da cucina a non più di 6 grammi al giorno, da aggiungere prevalentemente nell'acqua di cottura di pasta o verdure. Su tutte le altre pietanze non dovrebbe essere aggiunto sale. Occorre consumare inoltre non più di 50 grammi di alcool al giorno ed evitare cibi contenenti conservanti, bevande zuccherate o gasate. Il paziente iperteso inoltre non dovrebbe fumare e dovrebbe praticare attività sportiva regolare (bastano 30 minuti al giorno di marcia a 5 km/h).

 

 

Editor: Marta Buonomano

Nefrologia a Brindisi