Disturbo da alimentazione incontrollata: come curare il Binge Eating Disorder?

Disturbo da alimentazione incontrollata: come curare il Binge Eating Disorder?

Editato da: il 18/10/2023

Il Binge Eating Disorder è una patologia complessa che si sviluppa a causa di differenti fattori: psicologici, fisici o ambientali. Il Prof. Lorenzo Maria Donini, esperto in Dietologia a Roma ci spiega come individuarlo e curarlo

Cos’è il Binge Eating Disorder?

Si definisce Binge Eating Disorder (BED), o disturbo da alimentazione incontrollata, la patologia nella quale un soggetto mangia in modo compulsivo un’elevata quantità di cibo durante un periodo di tempo piuttosto limitato, senza poter esercitare alcun controllo sulle proprie azioni (sentire di non potersi fermare o non essere in grado di controllare cosa o quanto mangiare). L’atteggiamento descritto si trasforma in patologia se si presenta per più di tre volte a settimana nell’arco di tre mesi.

Quali sono i sintomi del Binge Eating Disorder?

Le abbuffate a cui si sottopone il soggetto sono associate ad alcune particolari caratteristiche: mangiare frettolosamente grandi quantità di cibo, anche senza avere appetito, fino a raggiungere la sensazione di esplodere e successivamente provare disgusto verso se stessi o senso di colpa. Inoltre questi soggetti, proprio perché consapevoli dell’abbuffata e vergognandosi di questa loro azione, preferiscono mangiare da soli e sono inclini manifestare tendenze depressive. Si stima che l’8% delle persone affette da obesità, soffrano di Binge Eating Disorder. A differenza di altri disturbi alimentari, i pazienti con disturbo da alimentazione incontrollata non utilizzano sistemi di compensazione (lassativi, sport fino allo sfinimento o digiuno). Proprio a causa dell’enorme ingestione di cibo, chi sviluppa un disturbo da alimentazione incontrollata manifesta scompensi metabolici come diabete, malattie cardiovascolari e disturbi psicologici.

Quali sono le cause del disturbo da alimentazione incontrollata?

L’origine del Binge Eating Disorder è piuttosto complessa e nella maggior parte dei casi è riconducibile a molteplici fattori psicologici, fisici e ambientali. Esistono tuttavia alcuni fattori scatenanti: obesità durante l’infanzia o l’adolescenza, bullismo riguardo l’aspetto fisico, ecc. Quest’ultimo include anche critiche da parte di familiari sul peso corporeo. Infine anche la presenza di membri della famiglia a dieta o l’influenza dei media possono costituire fattori di rischio.

Quali trattamenti esistono per curare il Binge Eating Disorder?

Risolvere il disturbo da alimentazione incontrollata richiede tempo e spesso la migliore strategia consiste nell’unione di più trattamenti. La terapia con farmaci antidepressivi è una buona soluzione per ridurre gli episodi di abbuffata ossessiva, ma raramente aiuta nelle patologie correlate come l’obesità. Una soluzione consiste nel trattamento psicoterapeutico ad orientamento relazionale, ossia l’intervento psicologico volto a modificare direttamente le dinamiche psicologiche familiari. Per questa ragione tutto il nucleo familiare deve essere coinvolto. L’assistenza di uno specialista in Nutrizione e Dietologia costituisce un’altra possibile soluzione. Con l’aiuto di un esperto, il paziente dovrà scrivere un diario alimentare che lo aiuterà a creare consapevolezza e pian piano a cambiare le proprie abitudini alimentari. Meno efficace, ma comunque positivo è l’utilizzo di manuali di auto-aiuto.

Dietologia a Roma