Eiaculazione precoce, ritardata o assente: nemici per la stabilità di coppia

Autore: Dott. Maurizio Carrino
Pubblicato: | Aggiornato: 22/03/2023
Editor: Marta Buonomano

Eiaculazione precoce, ritardata o assente: la vera terapia è affrontare il problema e rivolgersi ad un andrologo esperto. Il Dott. Maurizio Carrino, esperto in Urologia a Napoli, ci parla di questi fastidiosi disturbi per la coppia

Eiaculazione precoce, ritardata o assente: solo una questione psicologica?                   

L’eiaculazione precoce, come ben noto, è l’incapacità di controllo volontario dell’eiaculazione, con gravi conseguenze sulla vita sessuale del maschio e della partner. In passato è stata ritenuta una condizione esclusivamente psicologica e trattata con metodiche psicoterapeutiche di incerta efficacia.

Può essere presente già dal primo rapporto sessuale (forme primitive) o insorgere tardivamente (forme secondarie). Ad oggi, è una condizione medica ad elevata incidenza ed interessa circa il 20-30% della popolazione maggiore di 18 anni.

coppia che si abbraccia

L’eiaculazione ritardata o assente al contrario, è una condizione clinica meno frequente rispetto all’eiaculazione precoce, ma altrettanto invalidante per la coppia. Talora l’eiaculazione non avviene mentre il paziente avverte il piacere dell’orgasmo. Si parla in questi casi di eiaculazione retrograda, ossia quando il liquido seminale emesso torna indietro in vescica anziché fuoriuscire dal pene, od ostruita, quando esiste un ostacolo a livello dei dotti genitali. 

Diagnosi e trattamento

Per quanto riguarda l’eiaculazione precoce, la diagnosi si effettua mediante questionari dedicati, un’attenta valutazione andrologica che escluda le infezioni dell’apparato genitale (spesso correlate ad eiaculazione precoce), ed uno studio ormonale.

Il programma terapeutico prevede prima di tutto una modifica degli stili di vita: eliminazione di fattori tossici come alcol, droghe e di uno stile di vita “sregolato”, un incremento dell’attività fisica e ore di sonno adeguate. Nel trattamento inoltre, vengono utilizzati anche farmaci che aumentino le concentrazioni ematiche di una sostanza, la serotonina, che rappresenta un freno alla prematurità dell’eiaculazione.

Nei casi in cui il paziente non riesca a raggiungere mai l’orgasmo, e quindi l’eiaculazione durante il rapporto e ci riuscisse solo occasionalmente con la masturbazione, la terapia di questi casi è molto più complessa: si associano farmaci “facilitanti” l’eiaculazione alla psicoterapia.

Ma la vera terapia è il coraggio di affrontare la problematica con un clinico esperto

Infatti solo il 25% dei pazienti affetti da eiaculazione precoce chiede aiuto all’Andrologo e ciò avviene dopo un periodo di tempo variabile da 6 mesi a 2 anni.

 

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Dott. Maurizio Carrino
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