Emorroide trombizzata: risolvi tutti i tuoi dubbi!
Autore:L’emorroide trombizzante è un problema fastidioso che coinvolge una gran parte della popolazione maschile e femminile in età adulta. Il Dott. Giovanni Migliorini, esperto in Colonproctologia a Padova, ci chiarisce le idee nel seguente articolo
Emorroide trombizzante: definizione e cause
Le emorroidi trombizzate sono emorroidi all’interno delle quali si forma un coagulo. Il coagulo innesca la produzione locale dei mediatori chimici dell’infiammazione. A seconda che la trombizzazione, ovvero la formazione del coagulo, avvenga in un gavocciolo emorroidario interno od esterno, si parla di emorroide interne trombizzata o di emorroide esterna trombizzata. Dopo la formazione del coagulo l’emorroide si può ulcerare e si può avere un sanguinamento.
La formazione di un coagulo all’interno delle emorroidi (trombosi emorroidaria) può essere favorita da
- Gravidanza;
- Prolungata posizione seduta;
- Stipsi o dalla diarrea;
- Allenamenti particolarmente gravosi che comportino un aumento di pressione a livello addominale;
- Eccessivo sforzo durante la defecazione;
- Uno stile di vita sedentario.
Campanelli d’allarme e diagnosi
Nel caso dell’emorroide esterna trombizzata si presenta con la classica comparsa di una tumefazione tesa, come una nocciolina, in regione perianale. In genere la tumefazione è molto dolente, anche se in alcuni casi può anche non esserlo. La tumefazione ha un colorito violaceo e margini ben definiti. Può ulcerarsi, nel qual caso si può avere sanguinamento.
Le emorroidi interne trombizzate si presentano anch’esse con dolore e, in caso di ulcerazione (come per l’emorroide esterna) si presenterà sanguinamento; essendo interne non è visibile nulla all’osservazione.
Per la diagnosi di emorroide esterna trombizzata è sufficiente l’ispezione e la palpazione; per la diagnosi di emorroide interna trombizzata è invece necessario effettuare anche l’anoscopia.
Come curare le emorroidi trombizzanti
Nelle prime 72 ore di insorgenza il miglior trattamento delle emorroidi esterne trombizzate è il trattamento chirurgico, ovvero l’incisione e l’evacuazione del sangue coagulato. Si tratta di un semplice interventino ambulatoriale, che si effettua in anestesia locale. Dopo le 72 ore il trattamento di scelta consiste in bidè con acqua calda, lassativi, pomate antidolorifiche e nella somministrazione di specialità medicinali ad azione antinfiammatoria, protettiva della microcircolazione, antiedemigena ed antitrombotica, quali i flavonoidi e il mesoglicano; sono inoltre presenti in commercio diverse creme che aiutano a ridurre la sintomatologia e a velocizzare la guarigione.
Le emorroidi interne trombizzate vengono in genere diagnosticate più tardi rispetto alle trombosi emorroidarie esterne; il trattamento è analogo a quello delle emorroidi esterne dopo le 72 ore. Dopo la risoluzione della fase acuta è da valutare un eventuale intervento chirurgico, quale la THD (ovvero la legatura doppler guidata delle arterie che “nutrono” i gavoccioli emorroidari interni) o la vera e propria asportazione delle emorroidi.
Per la completa guarigione, sia che le emorroidi siano interne o esterne, sono in genere necessarie alcune settimane: più la diagnosi è precoce, più rapido è il tempo di recupero!