Endoscopia nasale: come viene eseguita?

Endoscopia nasale: come viene eseguita?

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 11/01/2021

L’endoscopia nasale è una tecnica diagnostica mininvasiva che permette di osservare le superfici interne del naso grazie all’introduzione dell’endoscopio nasale. Ne parla l'esperto in Otorinolaringoiatria

Che cos’è l’endoscopio nasale?

Si tratta di un dispositivo dotato di fibre ottiche e illuminato su una delle sue estremità; le Medico e pazienteimmagini che rilevate vengono proiettate su uno schermo tramite una telecamera, consentendo di visualizzare con precisione eventuali problematiche o anomalie presenti nella cavità nasale. Tali immagini possono inoltre essere registrate nel caso potessero servire per future valutazioni da parte dell’otorinolaringoiatra.

È una tecnica che si rivela di particolare utilità quando altre modalità diagnostiche si sono già rivelate inefficaci.

Il sondino usato è largo dai 2mm (per le endoscopie pediatriche) ai 4mm (per gli adulti). È una procedura che solitamente non comporta alcun tipo di dolore ai pazienti che vi si sottopongono.

Di quali problematiche si occupa?

Di seguito riportiamo alcune patologie che può rilevare e disturbi di cui può chiarire l’origine:

  • Polipi o altri tipi di neoformazioni nasali;
  • Perdite di sangue dal naso (epistassi) frequenti;
  • Stenosi nasale;
  • Deviazioni del setto nasale;
  • Sinusite;
  • Apnea notturna;
  • Malattie laringee.

Come prepararsi all’endoscopia nasale?

Prima di procedere all’endoscopia nasale il dottore effettuerà i seguenti passaggi:

  • Decongestione nasale;
  • Spesso si applica un anestetico locale per evitare che il paziente starnutisca durante l’endoscopia: infatti, quest’ultima causa una sensibilità del naso più elevata rispetto al solito.

Come viene eseguita?

Il paziente resta seduto mentre il dottore inserisce il sondino nella narice. L’endoscopio può piegarsi e seguire le deviazioni dell’orifizio nasale. Ciò permette di minimizzare il fastidio avvertito dal paziente (nel caso in cui si stia mettendo in atto un’endoscopia senza alcun tipo di anestesia). Inoltre, in tal modo si riesce a ottimizzare la visualizzazione di tutte le aree interne del naso, anche nel caso in cui, per esempio, vi sia una deviazione del setto nasale. Infine, la flessibilità dell’endoscopio consente di raggiungere il fondo della cavità nasale, fino al punto in cui inizia la laringe, potendo dunque individuare eventuali problematiche anche in quest’area.

L’endoscopia nasale pre e postchirurgica

Se il paziente si deve sottoporre a un’operazione che coinvolge il naso, effettuare l’endoscopia nasale prima dell’intervento permette di venire a conoscenza di eventuali patologie o deformazioni congenite. Questo consente al medico di preparare l’intervento adattandolo alle esigenze specifiche di ogni paziente, come per esempio problemi di ipertrofia ai turbinati o deviazione del setto, infiammazioni allergiche o patologiche, polipi o altre formazioni che potrebbero ostacolare l’operazione. L’endoscopia nasale è quindi un valido aiuto per evitare complicanze dopo l’intervento.

Quando l’endoscopia nasale viene eseguita dopo un’operazione al naso, permette di visualizzare immediatamente se questo è andato a buon fine. Nel caso la procedura chirurgica prevedesse l’inserimento di uno stent, l’endoscopia mostra in tempo reale se la posizione dello stesso è adeguata alla conformazione interna del naso.

Otorinolaringoiatria