Ernia inguinale e laparocele: tra tradizione ed evoluzione

Ernia inguinale e laparocele: tra tradizione ed evoluzione

Editato da: Antonietta Rizzotti il 20/06/2022

Il Prof. Marcello Gasparrini, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ci parla di ernia inguinale e di laparocele, dei sintomi caratterizzanti e dei trattamenti utilizzati oggi

Che cos’è un’ernia inguinale?

Per ernia inguinale si intende la protrusione di un viscere a livello inguinale. È causata da una debolezza della Uomo con dolore all'addomemuscolatura e dei tessuti della parete addominale. Attraverso queste aree di debolezza si insinuano le anse intestinali manifestandosi come tumefazioni palpabili più o meno voluminose o dolorose. Molti pazienti riferiscono l’insorgenza della sintomatologia in seguito a traumi o ad uno sforzo fisico come ad esempio il sollevamento di un peso, ma talvolta si verifica semplicemente per una predisposizione anatomica individuale (obesità e malattie del tessuto connettivo possono essere considerati fattori di rischio per l’indebolimento della parete addominale).

E che cos’è il laparocele?

Altra patologia di rilievo, spesso confusa con l’ernia, è il laparocele. Il laparocele, chiamato anche ernia incisionale, altro non è che una ernia insorta su una cicatrice chirurgica. Causato anch’esso da un cedimento delle strutture parietali dell’addome, porta ad una protrusione dei visceri ivi contenuti. I fattori di rischio per l’insorgenza dei laparoceli sono sostanzialmente comparabili con quelli delle ernie ma le cause possono essere talvolta ricercate nell’intervento chirurgico e nel decorso postoperatorio. È infatti noto che le infezioni del sito chirurgico possano aumentare il tasso di incidenza di questa patologia. 

Quali sono i sintomi delle ernie e dei laparoceli?

La sintomatologia associata a queste condizioni è molto varia, possono essere totalmente asintomatiche, associarsi ad un semplice senso di “peso” o bruciore in corrispondenza della tumefazione fino a causare intensi dolori addominali talvolta associati a nausea e vomito. La diagnosi è essenzialmente clinica, infatti un’accurata visita è in grado di diagnosticare anche ernie di piccole dimensioni. Laddove sussista un dubbio o si desideri avere un approfondimento diagnostico sono di ausilio esami strumentali come l’ecografia o la TC addominale.

Come possono essere trattate?

Non esiste un’unica tipologia di paziente, pertanto anche per la cura dell’ernia inguinale e del laparocele esistono diverse tecniche chirurgiche la cui scelta è basata su una attenta anamnesi ed esame obiettivo. Generalmente viene utilizzata una protesi a rinforzo della parete addominale che può essere applicata con tecnica open o con tecnica laparoscopica. In particolare la chirurgia mininvasiva, oltre al vantaggio estetico di permettere cicatrici meno evidenti consente, rispetto alla tecnica tradizionale, una rapida ripresa post operatoria ed è dunque particolarmente indicata in soggetti sportivi e nei lavoratori.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del trattamento chirurgico?

Il tempestivo riconoscimento e la cura di tali condizioni è molto importante per evitare di incorrere nelle più temibili complicanze che possono rendere necessari interventi chirurgici d’urgenza. Il maggior rischio associato all’erniazione dei visceri dalla parete addominale è infatti lo strozzamento degli stessi con conseguente ischemia e perforazione. Essendo queste patologie “strutturali” difficilmente andranno incontro a risoluzione spontanea, anzi con gli anni si assiste abitualmente ad un progressivo peggioramento clinico. Ad oggi il nostro obiettivo è quello di personalizzare sempre di più la medicina selezionando i migliori trattamenti e la miglior tecnica chirurgica disponibile per ogni singolo paziente.

Chirurgia Generale a Roma