Estate ed infortuni alle caviglie: che relazione esiste?

Estate ed infortuni alle caviglie: che relazione esiste?

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Sharon Campolongo il 20/02/2023

È noto che il numero di distorsioni e di rotture di legamenti e tendini durante l’estate aumenta del 20%. Scopriamo insieme quali sono le lesioni più frequenti alle caviglie, come intervenire e quando è necessario rivolgersi ad un medico

Quali tipologie di lesioni alle caviglie esistono?

La lesione alla caviglia più diffusa è la distorsione della caviglia laterale, o conosciuta più comunemente come storta, che provoca dolore alla palpazione nella zona del legamento e non permette di camminare. Ciò accade perché si forma un livido a seguito della rottura di un vaso arterioso che si trova nel legamento stesso.

Altri tipi di infortuni sono le lesioni interne della caviglia dovuti a movimenti di eversione del piede associati a lesioni dell’articolazione. In questi casi, invece, il livido si forma nella zona malleolare mediale e se viene colpita la capsula articolare, si crea sangue nell’articolazione stessa (emartro).

I tendini maggiormente interessati in questi tipi di lesione sono:

  • Il tendine del muscolo tibiale posteriore: questo rappresenta uno dei più importanti stabilizzatori mediali della caviglia;
  • I tendini dei muscoli peronieri lunghi e brevi: questi sono i principali stabilizzatori dinamici laterali della caviglia.

    caviglie di uno sportivo

     

Cosa fare in caso di lesione alla caviglia?

Si consiglia di fermare l’attività che si stava svolgendo, mettendo subito una borsa del ghiaccio e facendo una fasciatura per non peggiorare l’edema.

Generalmente, in questi casi, è necessario osservare assoluto riposo, con immobilizzazione iniziale, e successivamente è consigliabile l’utilizzo di stampelle o di un tutore per non forzare i legamenti interessati.

Inoltre, si raccomanda di svolgere un trattamento fisioterapico e di riabilitazione per ottenere un recupero efficace.

La riabilitazione si divide in due fasi:

  • Nella prima fase si vogliono raggiungere tre obiettivi, ossia ridurre il dolore, diminuire il gonfiore e mobilizzare passivamente la caviglia. In questa fase, si può ricorrere anche a terapie strumentali come la TECAR, il LASER, il Taping Kinesiologico o il Bendaggio di Supporto;
  • Nella seconda fase, che avviene una volta completata la prima, si lavorerà sul recupero del tono-trofismo muscolare dei muscoli stabilizzatori della caviglia, sul ripristino della capacità di rispondere in maniera adeguata ai vari stimoli e, infine, sulla preparazione atletica del paziente che non presenta più dolore e ha recuperato il tono muscolare.

Che consigli dare a chi pratica sport sulla spiaggia?

Per tutti coloro che svolgono attività sportiva sulla spiaggia, come Beach Soccer o Beach Volley, è fondamentale che sappiano che se si accusa dolore alle caviglie, è bene interrompere la propria attività e mettere ghiaccio sulla zona interessata, evitando di aggravare la situazione.

Successivamente, si raccomanda di rivolgersi ad uno Specialista, il quale è in grado di eseguire una corretta diagnosi e di consigliare un trattamento fisioterapico adeguato.

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