Fistole sacrococcigee e perianali: cosa sono e come riconoscerle?

Autore: Prof. Francesco Vittorio Gammarota
Pubblicato:
Editor: Sharon Campolongo

Con il termine fistola ci riferiamo ad un collegamento di tipo patologico tra due o più cavità dell’organismo oppure tra queste e l’esterno. Cosa succede quando queste fistole si creano nella zona sacrococcigea e quella anale? Scopriamolo nel seguente articolo

Fistola sacrococcigea o pilonidale: di che cosa si tratta?

Si tratta di una sacca che nasce dalla fascia superficiale dell’osso sacro che spesso contiene capelli e detriti cutanei. Generalmente, si formano tra i glutei nella parte superiore vicino al coccige, sulla linea che li separa. Se ne possono formare più di una e, generalmente, sono collegate tra di loro attraverso piccoli tunnel sottocutanei che prendono il nome di fistole. In presenza di infezione si produce il pus.

Le fistole sacrococcigee sono più comunemente associate a:

  • Sesso maschile
  • Obesità
  • Stile di vita sedentario

È una patologia benigna che si può manifestare con:

Questi tipi di ciste hanno dimensioni variabili e con forma di una piccola fossetta.

ragazzo con dolore alla base della colonna vertebrale

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi si realizza mediante un esame obiettivo.

Talvolta, può essere indicato sottoporsi a un esame ecografico o in casi particolari anche a una RMN.

Quali sono le cause?

Le cause della fistola sacrococcigea o pilonidale non sono ancora chiare, ma si pensa che sia l’infezione di un pelo spezzato dentro la pelle che provoca un ascesso oppure l’attrito con abiti stretti o quando si sta seduti per molto tempo.

Come si trattano tali fistole?

La terapia della cisti pilonidale infetta normalmente comprende:

  • Trattamento conservativo con antibiotici e anti-infiammatori;
  • Drenaggio chirurgico per aprire l’ascesso e drenare il pus.

Il trattamento chirurgico in elezione prevede diverse tecniche che vengono applicate in base al quadro clinico e vengono eseguite in regime di Day Surgery solitamente con anestesia locale e sedazione o locoregionale super selettiva a sella.

Quando è indicato, la fistola pilonidale può essere trattata mediante Coartazione Laser, ossia una tecnica indolore che consente una guarigione rapida in assenza di ferite, con una quasi immediata ripresa di tutte le attività comprese quella lavorativa e sportiva.

Esiste anche una tecnica mista che consiste nella Fistulectomia e/o Asportazione della cisti mediante Carotizzazione selettiva associata alla Coartazione Laser della piccola cavità e di eventuali altri tragitti fistolosi.

L’intervento chirurgico per le fistole sacrococcigee è una procedura routinaria e le complicanze sono rare, soprattutto quelle gravi come emorragie oppure lesioni ad organi o strutture vicine, con gravi conseguenze che richiedano un nuovo intervento chirurgico e/o una trasfusione di emoderivati.

Le complicanze meno gravi come alterazioni della guarigione della ferita o cicatrici molto evidenti sono frequenti, soprattutto in caso di fistole infette ma possono essere quasi completamente abbattute dall’utilizzo di medicazioni avanzate a pressione negativa o mediante tecniche chirurgiche mininvasive come l’utilizzo di Fibre Laser.

Fistola perianale: che cos’è?

Con il termine di fistola perianale si intende, invece, la presenza di una galleria che metta in comunicazione il canale ano-rettale con i tessuti molli della zona perianale, avendo un decorso variabile rispetto ai muscoli dello sfintere anale.

Si tratta di una patologia benigna caratterizzata da secrezioni o infezioni ricorrenti che spesso la rendono fastidiosa e invalidante.

La causa principale è un infezione-ascesso a livello di alcune ghiandole che si trovano nel canale ano-rettale, in una zona conosciuta come linea pettinata.

Ci sono alcune patologie come le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) che si possono presentare anche solo con lesioni fistolose all’altezza perianale.

Come si diagnostica?

La diagnosi clinica non è solitamente difficile, dato che la fistola perianale è caratterizzata dalla comparsa di un ascesso perianale.

Inoltre, quando è necessario si richiede anche un’Ecografia Endoanale con sonda rotante e, nei casi più complessi, una RMN del pavimento pelvico.

Quali trattamenti impiegare?

La terapia delle fistole ano-rettali è chirurgica e la tecnica da adottare dipenderà dalla complessità della fistola. Pertanto, si impiegano metodiche come la Fistulectomia o la Fistulotomia. 

L’intervento può essere eseguito in regime di Day Surgery e deve essere effettuato in Centri ad alto volume per ridurre il tasso di complicanze e poterle eventualmente gestire al meglio.

Infatti, le complicanze possono includere:

  • Esiti cicatriziali
  • Recidive
  • Sanguinamento post-operatorio
  • Difficoltà a trattenere gas o feci liquide
  • Dolore post-operatorio
  • Ritenzione urinaria

Prof. Francesco Vittorio Gammarota
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