Fratture nell’anziano: perché sono così frequenti?

Fratture nell’anziano: perché sono così frequenti?

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Marta Buonomano il 20/03/2019

Le fratture sono sempre più frequenti negli anziani. Il Dott. Mauro Anzini, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma, ci spiega quali fattori influiscono sulla loro insorgenza

Le fratture negli anziani sono un problema frequente?

Le fratture nelle persone anziane sono un problema molto frequente ed in crescita costante. L’invecchiamento della popolazione in Europa, nel Nord America e negli altri paesi avanzati, insieme allo stile di vita più “giovane” delle persone anziane, determina infatti un maggior numero di fratture.

Il sesso femminile è il più colpito per due motivi:

  1. Donne più longeve ed in maggior numero rispetto agli uomini;
  2. Maggiore incidenza di osteoporosi (ossa più deboli) a causa dei cambiamenti ormonali dopo la menopausa.

Quali sono i fattori di rischio delle fratture negli anziani?

Naturalmente con l’avanzare dell’età si ha una graduale perdita del tono muscolare, dell’elasticità delle articolazioni e soprattutto dell’equilibrio che facilita le cadute e quindi il rischio di fratture. Per diminuire tale rischio si deve agire contrastando i fattori sopracitati.

Per il tono muscolare e le articolazioni è utile la ginnastica, che è consigliabile a qualsiasi età, con l’aiuto di persone competenti. Per l’equilibrio vanno controllati (e, dove si può, migliorati) i fattori che lo determinano: 

  • La vista
  • L’orecchio (causa di eventuali vertigini)
  • Le gambe, sia dal punto di vista ortopedico che vascolare che neurologico

Che tipi di fratture sono più comuni?

Esistono alcuni tipi di frattura più frequenti nell’età avanzata, legati sia all’osteoporosi che al tipo di caduta che caratterizza l’anziano:

  • Spalla
  • Polso
  • Vertebre
  • Femore (la più “pericolosa”)

Tutte queste fratture, proprio tenendo conto della tipologia di paziente, vanno trattate al più presto e nel modo migliore, al fine di consentire in tempi rapidi il ritorno alle attività quotidiane.

Come si interviene data l’età avanzata del paziente?

Un paziente anziano ha frequentemente altre patologie a cui la frattura va a sommarsi. L’immobilità, sia essa di un arto o ancora di più dell’intero corpo, determina un rapido decadimento della salute dell’anziano. Per questo motivo dobbiamo utilizzare, compatibilmente con le condizioni generali del paziente, il sistema più efficace e rapido a disposizione. Attualmente la chirurgia traumatologica ci consente, con l’aiuto di anestesie a “basso impatto”, di risolvere fratture anche complesse, con maggiori possibilità di recupero anche nei grandi anziani (> di 90 anni).

Disponiamo di mezzi di fissazione delle fratture e di protesi sia di anca che di spalla, che si adattano all’osso dei non più giovani consentendo di ricamminare e muovere gambe e braccia già dal giorno dopo l'intervento.

Tutto ciò ha notevolmente migliorato la qualità della vita anche dopo una frattura in età anziana, rispetto anche solo a 10 anni fa.

Ortopedia e Traumatologia