I disturbi della memoria

I disturbi della memoria

Editato da: Serena Silvia Ponso il 04/10/2023

La memoria è una delle funzioni fondamentali per l’essere umano e i suoi disturbi possono comportare seri disagi per la persona. Ne parla la Prof.ssa Elisabetta Signoriello, esperta in Neurologia a Napoli

Che cos’è la Neuropsicologia?

La Neuropsicologia si occupa del rapporto tra mente e cervello: è una disciplina di confine che si pone tra Neurologia e Psicologia, e comprende anche parti della Psichiatria. Lo scopo eminente della Neuropsicologia è la formulazione di modelli finalizzati alla comprensione dei processi mentali in correlazione con processi cerebrali; tuttavia, è disciplina clinica che ha sviluppato metodi di analisi diagnostica e specifici trattamenti riabilitativi per i pazienti portatori di lesioni cerebrali.

La memoria è unica?

La memoria non è una funzione unica, bensì ci sono memorie diverse che corrispondono a processi cerebrali diversi.
Una prima distinzione cruciale è tra la memoria che riguarda i fatti della propria vita e quella che riguarda le competenze che nel corso della vita acquisiamo come conoscenze scolastiche, regole, significati di parole, letture e anche informazioni che provengono dai media.
La prima è una memoria autobiografica fondata sull’esperienza personale e costituita da episodi più o meno ricchi di risonanza emotiva, legati prevalentemente all’evocazione di immagini visive. Questi ricordi sono codificati in base al luogo e al tempo in cui l’evento che si vuole richiamare si è verificato. Ad esempio, se si chiede a una persona di ricordare un precedente incontro, indicando un tempo e un luogo, la persona probabilmente evocherà un’immagine visiva per descrivere l’incontro. Se invece venisse chiesto di dire qual è la capitale del Vietnam, questa persona dovrà attingere dalle sue competenze enciclopediche utilizzando strategie di recupero dell’informazione basate su schemi logici.

 

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Quali sono quindi i due tipi disturbi principali di memoria? 

Esiste un’amnesia autobiografica, ovvero difficoltà o impossibilità a rievocare gli episodi della propria vita, e un’amnesia semantica che riguarda la difficoltà a rievocare nozioni e le informazioni possedute dalla persona prima della patologia che ha provocato l’amnesia. Naturalmente, in molti casi le due forme di amnesia sono compresenti, ma esistono molti altri casi in cui è rilevabile solo una delle due.
È importante fare un’altra distinzione: il disturbo amnesico può riguardare solo la memoria dei fatti successivi a un determinato evento patologico, come un trauma cranico. In tal caso l’amnesia si definisce “anterograda” e si dimostra con la difficoltà del paziente ad acquisire nuove informazioni e a ricordare eventi recenti. In alternativa l’amnesia può riguardare i fatti o le conoscenze acquisite prima della malattia; in questo caso si definisce “retrograda”. Questo può avere dimensioni diverse che vanno da qualche minuto dal momento dell’evento neurologico fino ad alcuni anni addietro e, in qualche raro caso, anche per larga parte della vita. Spesso anche queste due forme di amnesia possono essere compresenti.

Altre forme di disturbo di memoria

Esiste una memoria speciale detta memoria di lavoro o, più tecnicamente, memoria a breve termine, la cui capacità è molto limitata e ha una durata di non oltre un minuto; è quella funzione che attiviamo quando dobbiamo ricordare un numero telefonico o quando dobbiamo comprendere un messaggio più complesso o ripetere una parola appartenente a una lingua che non conosciamo. È un tipo di memoria molto legata all’attenzione e, se questa è disturbata anche per motivi contingenti quali stress, depressione, uso di psicofarmaci, può non funzionare bene inducendo la persona in alcuni fallimenti, come non essere in grado di ripetere un numero telefonico, di comprendere in pieno quanto gli si sta dicendo o anche dimenticare un evento recente se due informazioni contemporanee entrano in conflitto.
Tra le forme particolari di memoria esiste un disturbo che è specifico per la memoria dei volti, un altro per i luoghi o per i percorsi da seguire o anche per le immagini visive. Infine, esiste una forma in cui la persona si dimentica come si compiono procedure semplici come accendere una candela o farsi la barba.

 

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Neurologia a Napoli