I disturbi psicogeriatrici: nella mente dell’anziano

I disturbi psicogeriatrici: nella mente dell’anziano

Editato da: Serena Ponso il 26/02/2023

La persona anziana è una figura fragile e, a volte, sottovalutata nell’ambito medico e sociale. L’età e il decadimento biologico possono causare disturbi psichici che solo un team esperto di specialisti può comprendere e affrontare nel modo più opportuno. Il Dott. Angelo Oliva, specialista in Psichiatria, ci parla di alcune patologie specifiche e della psicogeriatria, ambito medico di recente sviluppo e significativo per affrontare i disturbi mentali dei pazienti di età avanzata

1) Qual è il principale disturbo psicogeriatrico di cui soffrono gli anziani?

In primo luogo, occorre specificare che risulta arduo definire il perimetro della cosiddetta età ‘anziana’. Osservando le statistiche mediche a livello nazionale e internazionale (consideriamo il mondo occidentale) in merito alla distribuzione della depressione, si evince che i soggetti più colpiti sono gli adolescenti, da un lato, e quella fase della vita che coincide con il pensionamento. È proprio il disturbo dell’umore la sofferenza psichica più comune riscontrata tra i pazienti d’età avanzata. 

2) In Italia quante persone soffrono di disturbo dell’umore?

Sono molte le persone che, in Italia, ne soffrono: si parla, difatti, di qualche milione di persone. Tuttavia, considerati i limiti nel confrontarsi con uno specialista, le difficoltà emotive personali o lo scetticismo nel rivolgersi ad un esperto poiché si minimizza tale apparente sensazione di vuoto e di stanchezza, il disturbo dell’umore viene sottovalutato, con conseguenze anche importanti se non viene diagnosticato e curato in tempo.

3) Come si presenta il disturbo dell’umore e a quale età si manifesta?

In genere il soggetto affetto da tali sintomi non è abituato a indagare il proprio mondo interiore, a diagnosticare il proprio malessere. Il più delle volte il paziente lamenta spossamento serale, mal di stomaco, fobie immotivate, ecc. I sintomi legati al cambiamento del tono dell’umore sono numerosissimi e abbracciano una vasta gamma di specializzazioni cliniche. Pertanto, occorre una collaborazione tra un equipe di medici affinché si possa analizzare il caso specifico da molteplici punti di vista clinici. Tale patologia non è indotta da un fattore principale ma da una serie di eventi costanti e ripetuti nel tempo che condizionano inevitabilmente la psiche umana (perdita o separazione da persone a cui si vuole bene, ruolo sociale poco stimolante).  

4) Diagnosi: perché risulta difficile?

Data l’età avanzata durante la quale si manifestano anche patologie legate al naturale decorso del tempo e, di conseguenza, al decadimento del cervello (Alzheimer, Parkinson), è facile che alcuni sintomi del disturbo dell’umore si possano confondere con quelli dell’età senile. In questo caso il lavoro accurato e professionale dello specialista e del suo team possono garantire diagnosi e terapie efficaci. Inoltre, la diagnosi di sintomi associati al decadimento mentale non precludono necessariamente l’individuazione di segnali di disturbo dell’umore; per esempio, quest’ultima può essere causata dall’ansia che deriva dall’alternante autodiagnosi realizzata dallo stesso paziente.

5) Quali sono i fattori che determinano o condizionano il disturbo dell’umore?

Vi sono fattori che permettono di scongiurare o alleviare le patologie dell’umore: corretta alimentazione, attività fisica, luminosità dell’ambiente in cui si vive e non uso di alcool o droghe. Dal punto di vista sociale, risulta utile condurre una vita non isolata, cercando di manifestare il proprio valore e le proprie competenze senza timore. In tale contesto, la società e i suoi componenti giocano un ruolo significativo nell’accoglienza e nell’integrazione dei soggetti di età avanzata affinché vi siano benefici sociali ed economici per l’intera comunità.

Psichiatria a Milano