Il melanoma: la battaglia che stiamo vincendo
Autore:Il Prof. Nicola Mozzillo, esperto in Chirurgia Generale a Napoli, ci parla dei progressi contro uno dei più temuti cancri, coinvolgendo diagnosi, stadiazione, terapia chirurgica, terapia medica e terapie ancillari
La diagnosi del melanoma, basata tradizionalmente sull’osservazione ad occhio nudo, oggi è potenziata dalla dermatoscopia ad epiluminescenza e talora dalla microscopia con focale, con un’attendibilità che supera il 90% dei casi. La biopsia, una volta ampia, è oggi con margini molto sottili per non pregiudicare la successiva strategia. Il linfonodo sentinella con linfoscintigrafia è ormai la consolidata pietra angolare del programma terapeutico. La TAC multistrato e i moderni ecografi consentono stadiazioni accurate. La chirurgia, una volta estremamente aggressiva, è divenuta molto più selettiva e rispettosa dell’immagine e della funzione corporea.
Le estese linfectomie di principio, retaggio del passato, sono state sostituite da interventi limitati ad un gruppo ristretto di pazienti. L’elettrochemioterapia (una combinazione di impulsi elettrici e somministrazione di chemioterapico) ha risolto in un’unica seduta lo spinoso problema delle recidive locali. La terapia medica ha abbandonato gli inefficaci chemioterapici, aprendo la strada alla nuova target therapy e immunoterapia. I risultati di questo rivoluzionario progresso sono: diagnosi precoci e raffinate, interventi mirati, migliore e più lunga sopravvivenza.