Il microbiota intestinale: un mondo di batteri a servizio della salute

Autore: Prof. Fabio Farinati
Pubblicato:
Editor: Alice Cattelan

Il microbiota intestinale è un insieme di microorganismi che vivono all'interno dell'intestino. Ce ne parla in questo articolo il Prof. Fabio Farinati, specialista in Gastroenterologia e Oncologia

Cos’è il microbiota intestinale?

Il microbiota intestinale è l'insieme di microrganismi (batteri, virus, funghi) che colonizzano il tratto gastrointestinale. Si stima che il microbiota intestinale contenga circa 100 trilioni di batteri, rappresentando una comunità altamente diversificata e dinamica. Questi batteri, che sono in grado di produrre enzimi e vitamine, svolgono un'importante funzione per la salute dell'organismo.

Quali fattori influenzano la composizione del microbiota intestinale?

La composizione del microbiota intestinale è influenzata da diversi fattori, tra cui l'età, lo stile di vita, la dieta, lo stato di salute e l'assunzione di farmaci come antibiotici, lassativi o inibitori della pompa protonica, i farmaci che si usano per la malattia da reflusso gastro-esofageo, l’ulcera e la gastrite. Ad esempio, una dieta ricca di fibre favorisce la crescita di batteri benefici, mentre una dieta povera di fibra può alterare l'equilibrio del microbiota intestinale.

In che modo il microbiota intestinale influisce sulla salute generale dell'organismo?

Il microbiota intestinale svolge diverse funzioni per il benessere dell'organismo, tra cui la produzione di vitamine e la regolazione del sistema immunitario. Inoltre, un microbiota intestinale equilibrato è stato associato a una riduzione del rischio di malattie come l'obesità, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali e il cancro.

Quali sono le possibili cause di squilibri nel microbiota intestinale e le conseguenze per la salute?

I fattori che possono causare uno squilibrio nel microbiota intestinale sono molteplici e includono:

  • assunzione di antibiotici
  • una dieta povera di fibre
  • dieta ricca di grassi e zuccheri
  • stress
  • infezioni intestinali
  • fumo.

Uno squilibrio del microbiota intestinale può essere all’origine di tutta una serie di disturbi funzionali dell’intestino e causare problemi come la diarrea, il gonfiore addominale. L’esempio più eclatante, che ha già portato a sviluppi clinici routinari, è un particolare tipo di colite grave, quella da Clostridium (anche nota come colite da antibiotici) nella quale il trapianto di microbiota intestinale da soggetto sano, un trapianto regolato da regole simili a quelle di qualsiasi altro trapianto, induce una guarigione del soggetto affetto, spesso non responsivo ai trattamenti standard o con colite recidivante. 

Non è ancora definito il ruolo del microbiota intestinale invece nell’aumentare il rischio di malattie come le malattie infiammatorie intestinali: studi, che ovviamente necessitano di conferme, legano alterazioni del microbiota a malattie complesse come il cancro e malattie di ambito neuropsichiatrico come l’autismo, l’Alzheimer ed altre malattie neurodegenerative. In sostanza stiamo parlando di un mondo di conoscenze che solo nel tempo arriveremo a comprendere appieno, mediante studi seri ed approfonditi sul tema.

Quali sono le terapie disponibili per ripristinare un microbiota intestinale sano?

Le terapie disponibili per ripristinare un microbiota intestinale sano includono l'assunzione di probiotici (speciali batteri “vivi” che, se assunti nella quantità e nella forma adeguate, forniscono dei benefici per la salute), prebiotici (fibre alimentari che rappresentano una buona fonte di nutrimento per alcuni batteri che vivono nell’intestino) e simbiotici (contenenti simultaneamente microrganismi probiotici e substrati prebiotici), che possono aiutare a ristabilire l'equilibrio del microbiota intestinale. Inoltre, alcune terapie antibiotiche possono essere utilizzate per trattare infezioni batteriche specifiche che possono influire negativamente la composizione del microbiota intestinale o la cosiddetta disbiosi, alterazione del microbiota intestinale spesso all’origine di disturbi intestinali cronici ed invalidanti.

Va comunque ricordato, come “caveat”, che l’analisi del microbiota intestinale che vari laboratori privati oggi offrono al pubblico ha scarsa rilevanza clinica, dato che le nostre conoscenze sul tema, come già detto, sono relativamente limitate e, documentare la prevalenza di una piuttosto che di un’altra famiglia batterica, non porta a scelte terapeutiche o cliniche diverse. Ancora meno approfondita è la nostra conoscenza sul ruolo di virus e miceti (funghi).

Prof. Fabio Farinati
Gastroenterologia

Vedi il profilo

Valutazione generale del paziente


Sedazione e anestesia generale
Disturbi alimentari
Enteroscopia
Ph metria esofagea
Palloncino gastrico
Endoprotesi (Stent)
Emorroidi
Idrocolonterapia
Gastroscopia
CPRE (colangio-pancreatografia endoscopica retrograda)
Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, per mostrarle la pubblicità relativa alle sue preferenze, nonché analizzare le sue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze QUI.