Il ruolo dello sport per l’essere umano
Autore:Il movimento fisico è una necessità biologica per l’essere umano, e lo sport costituisce uno strumento molto efficace per uno sviluppo sano dell’organismo e della sua efficienza funzionale. È tuttavia comune che lo sportivo, in particolare agonista, soffra di patologie croniche con sintomatologia dolorosa a carico dell’apparato locomotore, dovute al carico e alla durata eccessivi dello sforzo fisico. Ne abbiamo parlato con il Dott. Salvatore Cristiani, esperto in Medicina dello Sport a Roma
Il sovraccarico funzionale
Gli esperti sono d’accordo nell’affermare che circa la metà delle lesioni sportive sono causate dal sovraccarico funzionale. Quest’ultimo viene definito come un danno dovuto a una sollecitazione continuativa e ripetuta effettuata per tempi molto lunghi. In particolar modo, alcuni movimenti di tipo ciclico eseguiti a forte intensità possono danneggiare i tessuti e le aree interessate.
L’importanza dell’allenamento
L’allenamento costituisce senza dubbio il motivo più comune di insorgenza del sovraccarico funzionale, ma anche l’elemento di maggiore interesse nel campo della prevenzione di questo disturbo sportivo.
Il fine dell’allenamento è infatti quello di cambiare la risposta dell’organismo e di abituare quest’ultimo a movimenti che porterebbero a una lesione da trauma senza la dovuta preparazione.
L’allenamento permette dunque di modificare la struttura anatomica stessa per aumentare la resistenza alla fatica. È proprio quest’ultima, infatti, che spesso porta a eseguire determinati gesti e movimenti sportivi in maniera scorretta: lo stimolo meccanico errato che ne consegue impedisce all’organismo di rispondere in modo appropriato, generando il sovraccarico funzionale.
Il fattore meccanico nel sovraccarico funzionale
Il sovraccarico funzionale può interessare tutte le aree dell’apparato locomotore. Quelle più colpite sono le seguenti:
- I tendini;
- Le cartilagini articolari;
- L’osso.
Tuttavia, non tutti gli sportivi subiscono questo tipo di lesioni, sebbene siano sottoposti allo stesso tipo di sollecitazione traumatica. È dunque ragionevole trarre la conseguenza che il fattore meccanico proprio del soggetto influenzi lo sviluppo di sovraccarico funzionale.
In effetti, tutte le patologie collegate a questo disturbo condividono tra le loro cause uno stimolo e una sollecitazione muscolari eccessive o fuori dalla norma, che danno origine a torsione e rotazioni di diverse ossa e delle relative articolazioni. La funzionalità delle capsule articolari, delle cartilagini e dei tendini può risultarne compromessa.
Valutazione clinica posturale dell’atleta
Eventuali asimmetrie e spostamenti rispetto all’asse del dorso e del piano frontale possono indicare una mancanza di equilibrio posturale, spesso originata da torsioni scorrette.
È per tale ragione che l’osservazione clinica della rotazione delle spalle e del bacino è estremamente importante per ottenere una valutazione clinica posturale adeguata.
Una volta esclusi errori tipici quali carichi troppo pesanti dovuti a piani di allenamento e programmazione atletica sbagliati, l'esperto (Medico dello Sport) dovrà studiare la possibilità che le patologie da sovraccarico siano dovute a squilibri funzionali. Questi spesso possono essere confermati osservando per l’appunto le modalità di torsione di diverse articolazioni.
La conseguenza di tali disturbi sull’attività sportiva agonistica è spesso rappresentata da manifestazioni dolorose e ipertoni di muscoli e tendini. Se non adeguatamente diagnostica e trattate, queste alterazioni e squilibri possono diventare cronici. Chi ne soffre potrebbe sviluppare patologie da sovraccarico asimmetrico a livello dei muscoli, dei tendini, delle articolazioni e dei legamenti. Per tale motivo, per arrivare a una diagnosi definitiva è necessario raccogliere una serie di dati clinici riguardo alla postura del soggetto, non solo statica ma anche in movimento (durante la camminata, la marcia e la corsa).
È importante notare che, incrementando i carichi durante gli allenamenti, il sovraccarico di muscoli e tendini è quasi inevitabile, anche nei casi in cui il processo venga eseguito scrupolosamente e rispettando le particolarità del singolo atleta.
Gli squilibri torsionali: un problema da non sottovalutare
Gli squilibri nelle torsioni costituiscono un vero e proprio disturbo medico ed è importante non sottovalutarli. Ogni percorso preventivo e terapeutico nel campo del sovraccarico muscolo-tendineo dovrà dunque inserirsi all’interno di un trattamento più articolato, nel quale si tenga conto del bilanciamento funzionale complessivo dello sportivo. È inoltre importante effettuare un monitoraggio frequente degli esiti raggiunti e perfezionare la terapia di conseguenza.