Insufficienza surrenalica: di che cosa si tratta?
Autore:L’insufficienza surrenalica è una condizione che si presenta quando l’attività endocrina delle ghiandole surrenali appare gravemente compromessa, non essendo più in grado di produrre gli ormoni surrenalici, fondamentali per l’organismo. Approfondiamo questo argomento con il Dott. Massimiliano Andrioli, specialista in Endocrinologia a Roma
Quali sono le funzioni dei surreni?
I surreni sono delle piccole ghiandole posizionate sui reni che hanno lo scopo di produrre tre tipi di ormoni:
- Il cortisolo, ormone che interviene nella risposta allo stress e indispensabile per la vita;
- Gli ormoni sessuali;
- L’aldosterone, ormone che regola gli elettroliti, la volemia e la pressione arteriosa.
Quando si è davanti ad un’insufficienza surrenalica?
Quando i surreni non sono capaci di produrre uno o più gli ormoni sopra elencati si è di fronte a un quadro di insufficienza surrenalica.
Questa può avvenire in seguito a una patologia del surrene come nel caso dell’insufficienza primaria o della malattia di Addison; oppure in seguito a un problema di altre ghiandole come l’ipofisi e l’ipotalamo, che normalmente regolano la funzione del surrene (insufficienza secondaria o terziaria).
Cosa succede all’organismo con un’insufficienza surrenalica?
Innanzitutto, le manifestazioni di insufficienza surrenalica possono essere diverse a seconda che l'insufficienza surrenalica si instauri rapidamente o lentamente.
Tra i sintomi più frequenti si trovano:
- Astenia
- Debolezza
- Pressione bassa
Ad ogni modo il quadro clinico può variare a seconda del tipo di ormone che è insufficiente.
Come si diagnostica?
La diagnosi è clinica. Alcune caratteristiche come l'ipercromia (pelle scura) possono essere importanti.
Lo specialista, inoltre, può richiedere degli esami ormonali specifici, talvolta anche dei test e degli esami strumentali.
Quali trattamenti vengono utilizzati?
La terapia è solitamente di tipo sostitutivo: al paziente che non produce un ormone specifico, quest'ultimo viene somministrato dall'esterno in modo da garantirne una quantità adeguata nell'organismo.
Pertanto, si tratta solitamente di una patologia cronica da cui non si può guarire, ma che può essere tranquillamente curata.