Iperprolattinemia: di cosa si tratta e come affrontarla?

Iperprolattinemia: di cosa si tratta e come affrontarla?

Editato da: Marta Buonomano il 24/03/2023

Il nostro esperto in Endocrinologia a Firenze, il Prof. Alessandro Peri, ci spiega che cos’è e in che modo riconoscere e affrontare l’iperprolattinemia, una condizione che può sia colpire uomini che donne

Che cos’è l’iperprolattinemia?

donna tristeL’iperprolattinemia è un aumento delle concentrazioni sieriche dell’ormone prolattina (PRL) oltre il limite superiore di norma. La PRL è un ormone prodotto e secreto da cellule localizzate nella parte anteriore della ghiandola ipofisi. La prevalenza dell’iperprolattinemia varia dallo 0.5-1% nella popolazione generale fino al 5% in donne in età riproduttiva. La causa più frequente di iperprolattinemia è rappresentata da un adenoma ipofisario PRL-secernente. Va comunque ricordato che anche altri tipi di adenoma ipofisario, non secernenti PRL, possono causare aumento della PRL con meccanismi diversi. Inoltre, altre condizioni, come ad esempio la presenza di ipotiroidismo o l’uso di alcune classi di farmaci, possono essere associate ad aumento della PRL.

Come si manifesta?

Da un punto di vista clinico, i sintomi che più di frequente fanno ipotizzare la possibile presenza di ipeprolattinemia sono:

  • Oligomenorrea o amenorrea in donne in età riproduttiva;
  • Galattorrea (secrezioni mammarie lattescenti, che compaiono al di fuori della gravidanza);
  • Riduzione della libido;
  • Disfunzioni erettili nell’uomo.

Talora una diagnosi di iperprolattinemia in uno dei due partner emerge in un contesto di valutazione di una coppia infertile.

Come si esegue la diagnosi?

prelievo di sangueLa diagnosi di ipeprolattinemia si basa sul dosaggio della PRL da prelievo di sangue venoso. Occorre porre attenzione nell’indicare le modalità di prelievo, per evitare di incorrere in possibili errori di interpretazione. La PRL deve essere dosata in almeno due campionamenti, effettuati a distanza di 30’ l’uno dall’altro. La PRL infatti tende ad aumentare in situazioni di stress, come può essere la condizione di un prelievo di sangue. Inoltre, in donne che abbiano comunque mantenuti i flussi mestruali, la PRL va dosata durante i primi giorni della mestruazione, dal momento che i valori variano fisiologicamente durante il ciclo ovarico. Non va dimenticato che vi possono essere situazioni di “falsa” iperprolattinemia, tipicamente rappresentate da condizioni in cui, a fronte di un aumento della PRL, non vi è alcuna manifestazione clinica. In tali casi sarà opportuno chiedere il dosaggio della macroPRL, che può chiarire questa apparente discrepanza.

Quali sono i possibili trattamenti?

L’iperprolattinemia è di norma trattata in modo efficace farmacologicamente, con farmaci dopamino-agonisti, in particolare uno derivato dell’ergot. Questa molecola trova indicazione come trattamento di prima scelta anche nei casi in cui l’iperprolattinemia sia causata da un adenoma PRL-secernente, in virtù dei suoi effetti anche sulla riduzione delle dimensioni della lesione. Solamente in casi molto rari (ad es. dovuti a resistenza o intolleranza alla farmaco) i tumori PRL-secernenti trovano indicazione di tipo chirurgico.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Firenze