Ipertensione? Metti le scarpe ed esci a correre!

Ipertensione? Metti le scarpe ed esci a correre!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 26/01/2022

L’ipertensione è una tra le patologie cardiovascolari più comuni: circa il 33% degli uomini ed il 31% delle donne nel nostro paese ne soffre. Molto spesso, associamo tale disturbo ad una totale astinenza dallo sport, ma è davvero la scelta corretta?

Ipertensione: definizione

Si definisce ipertensione arteriosa una condizione in cui si assiste ad un aumento costante e non occasionale dei valori di pressione arteriosa rispetto a standard fisiologici considerati normali, legati ad una progressiva perdita di elasticità delle arterie. Secondo la definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale Della Sanità) siamo in presenza di ipertensione quando la pressione arteriosa minima (anche detta pressione diastolica) supera costantemente il valore di 85 millimetri di mercurio (mmHg) o la pressione arteriosa massima (anche detta pressione sistolica) supera costantemente il valore di 140 millimetri di mercurio. Sempre secondo i criteri accreditati dall’OMS, quando diagnosticata e a seconda dei valori sisto-diastolici rilevati e/o dalla presenza di danno d’organo (gli organi “bersaglio” dell’ipertensione arteriosa sono cuore, reni, retina e cervello) l’ipertensione deve essere classificata in diversi stadi a seconda del suo stato di gravità: I - II – III - ipertensione sistolica isolata - ipertensione borderline. Ogni stadio richiede un monitoraggio ed un trattamento ad intensità e complessità crescente.

Sintomatologia dell’ipertensione

L’ipertensione non sempre si accompagna alla comparsa di sintomi per un motivo abbastanza intuitivo: essendo una condizione che si instaura in maniera lentamente progressiva nel tempo, permette al nostro organismo di adattarsi e questo gli impedisce di mandare segnali di “allarme”. Ad ogni modo, anche quando presenti, i sintomi dell’ipertensione arteriosa sono spesso aspecifici, sottovalutati o imputati a condizioni diverse. Tra i sintomi più comuni rientrano:

  • Mal di testa, specie al mattino;
  • Stordimento e vertigini;
  • Ronzii nelle orecchie (acufeni, tinniti);
  • Alterazioni della vista (visione nera, o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi);
  • Perdite di sangue dal naso (epistassi).

La scarsità dei sintomi e la loro aspecificità sono il motivo principale per cui spesso il paziente non si accorge di avere la pressione alta. Per questo è fondamentale controllare periodicamente la pressione: fare diagnosi precoce di ipertensione arteriosa significa trattarla precocemente e quindi prevenire i danni sugli organi bersaglio già citati.

Lo sport: un toccasana

Direi, piuttosto, che si DEVE praticare sport con l’ipertensione: la pratica sportiva, associata a tutte quelle modifiche dello stile di vita che abbassano il rischio cardiovascolare globale - calo ponderale, astensione assoluta dal fumo, dieta povera di grassi animali e di sale - è considerata dall’OMS come una  vera e propria terapia - “non farmacologica” -  dell’ipertensione ai primi stadi: è infatti sufficiente perdere il 10% del peso corporeo per ottenere, nel soggetto iperteso, un abbassamento di 10 mmHg della pressione arteriosa. Questo vuol dire due cose: nel soggetto iperteso in stadio 1 con la sola pratica sportiva e le altre manovre di modifica di stile di vita possiamo riportare i valori pressori nel range fisiologico senza terapia farmacologica e che, nei soggetti con ipertensione a stadio più avanzato, possiamo mantenere i valori pressori nel range fisiologico con una terapia che richieda un minore numero di farmaci e di dosaggi rispetto al paziente iperteso ma anche sedentario.

Favorire l’attività aerobica

Nel caso specifico del paziente iperteso, devono essere privilegiate le attività aerobiche, ovvero di resistenza: il podismo, il ciclismo, il nuoto, il trekking in montagna sono dei veri e propri toccasana. È di vitale importanza però essere costanti e praticare questo tipo di attività almeno 3-4 volte alla settimana, anche per breve durata (è dimostrato che già venti minuti di camminata veloce semplice praticata con costanza portano un enorme beneficio).

Esistono sport non adatti?

Per converso a quanto detto, gli sport meno adatti nell’ipertensione arteriosa sono tutti quelli che prevedono uno sforzo molto intenso ma di breve durata e che quindi avviene in completa anaerobiosi generando acidosi, primo fra tutti il sollevamento pesi o comunque tutte quelle attività tese all’aumento della massa muscolare.

Cardiologia a Ponte