Ipnoanalgesia: metti fine al dolore!

Ipnoanalgesia: metti fine al dolore!

Editato da: Sharon Campolongo il 13/04/2024

Molte volte i farmaci non sono l’unica soluzione per ridurre la sensazione di dolore di alcune patologie. Infatti, si può ricorrere alla cosiddetta Ipnoanalgesia. Scopriamo insieme al Dott. Renato Solinas, esperto in Psicologia, di che cosa si tratta e come funziona

Che cosa s’intende per ipnoanalgesia?

L’ipnosi può essere definita come un processo, attraverso il quale lo specialista Ipnoterapeuta induce nel paziente uno stato di “trance” ipnotica, ovvero uno speciale stato di coscienza che consente alla mente di controllare quelle funzioni psicologiche e biologiche che sfuggono al controllo volontario. L’aspetto più sorprendente di questo fenomeno riguarda proprio la sua capacità di modificare la percezione del dolore acuto e cronico. Personalmente ho fatto ricorso alla ipnoanalgesia, ovvero alla riduzione parziale o totale della sensazione dolorosa tramite l’ipnosi, in diversi casi di cefalea a grappolo, emicrania e neuropatie resistenti ai farmaci antidolorifici. Possono essere trattati anche mal di schiena, fibromialgia, artrosi, esiti da trauma ed herpes zoster.  I risultati ottenuti sono stati di gran lunga superiori agli effetti farmacologici.   

In che modo può aiutare a trattare il dolore senza ricorrere all’assunzione dei farmaci?

Con l’ipnoanalgesia si può intervenire sul dolore acuto e cronico riducendo le dosi di farmaci analgesici a scalare fino alla completa eliminazione degli stessi. Ancora non sono ben note le vie neurologiche sulle quali agisce l’ipnosi, ma alcuni studi hanno rilevato che lo stato ipnotico riesca a bloccare le vie afferenti alle aree specifiche a livello del Talamo, ovvero della struttura del Diencefalo che sovrintende la sensibilità somatica.

Per queste ragioni la mente semplicemente non riconosce più gli stimoli dolorosi. Al contrario dei farmaci, l’ipnosi, se viene indotta da specialisti qualificati, non ha controindicazioni.

In che cosa consiste?seduta di ipnosi

Nelle prime due sedute l’ipnoterapeuta avvia un colloquio conoscitivo con il paziente per osservare le dinamiche psicologiche che caratterizzano il suo modo specifico di affrontare il dolore e le implicazioni cognitive che vi interagiscono, poi esegue dei test per studiare il tipo di approccio più adatto per indurre il paziente in stato di trance ipnotica. Successivamente ha inizio l’ipnoterapia vera e propria, che potrà svolgersi in un numero di sedute variabili da 5 a 10 a seconda del livello di trance specifico che il paziente può raggiungere.

Nel caso di pazienti che hanno raggiunto uno stato di trance “media” vi è stata una riduzione fino al 70% del dolore percepito, nello stato di trance “profonda” la riduzione è arrivata fino al 100% del dolore, con recidive di scarso rilievo. 

Psicologia a Civitavecchia