Ipofisi

Ipofisi

Editato da: Martina Gorla il 14/11/2022

L’ipofisi è la ghiandola endocrina (endocrino = secrezione interna) che controlla la maggior parte delle ghiandole endocrine ed è situata in un piccolo scrigno osseo, chiamato sella turcica, ad apertura superiore all' interno del capo

Qual è la sua funzione?

Il nome deriva proprio dalla sua funzione di produrre verso il basso degli ormoni che a loro volta stimolano altre ghiandole a secrezione interna quali la tiroide, il surrene e le gonadi. Ne consegue che un eccesso o una perdita di funzione dell'ipofisi determina una corrispondente alterazione, in eccesso o in difetto, della ghiandola periferica di cui produce l’ormone stimolante.

Inoltre, l'ipofisi produce ormoni che, apparentemente, non hanno delle ghiandole endocrine bersaglio specifiche, ma inducono altra secrezione di ormoni da organi non endocrini quali il fegato, dove l’ormone della crescita chiamato GH (growth hormone) produce proteine (insulin growth factor) che a loro volta agiscono sull' osso e su altri organi per stimolarne al crescita.

In modo simile, l'altro ormone prodotto dall'ipofisi, denominato prolattina, stimola la secrezione del latte nella ghiandola mammaria tramite dei fattori di crescita locali. La parte posteriore della ghiandola risulta essere una diretta derivazione del tessuto nervoso sovrastante la sella turcica e infatti nella neuro ipofisi cosiddetta, arrivano le terminazioni nervose direttamente dall' encefalo, che producono delle neurofisine, ossitocina e adiuretina, che determinano rispettivamente la contrazione dell’utero nel parto e la secrezione di urina.

Posizione dell’ipofisi

La posizione dell'ipofisi sotto il cervello ovviamente non è casuale, e infatti, permette alla ghiandola di collegare “il cervello al corpo": essa infatti riceve stimoli secretivi dalle aree cerebrali del cervello che controllano la temperatura, la fame, la sessualità, lo stato di allerta etc.

Patologie che colpiscono l’ipofisi

Le più frequenti patologie che colpiscono l'ipofisi sono costituite da tumori benigni che producono gli ormoni delle cellule da cui derivano ma in maniera autonoma e quindi eccessiva, stimolando costantemente la ghiandola bersaglio. Ne può derivare quindi l'iperfunzione del surrene e molto più raramente della tiroide o delle gonadi. Se invece questo tumore colpisce le cellule della prolattina o del GH, avremo rispettivamente una produzione di latte anomalo chiamata galattorrea o una crescita eccessiva delle ossa, in senso trasversale se il tumore colpisce un adulto, o in senso longitudinale se colpisce un preadolescente.  

Dal punto di vista terapeutico per fortuna la quasi totalità dei tumori sono benigni e curabili sia con farmaci, che con terapia radiante, che chirurgica.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Cagliari