L'evoluzione della medicina rigenerativa: la clonazione di cellule

L'evoluzione della medicina rigenerativa: la clonazione di cellule

Editato da: Antonietta Rizzotti il 11/03/2024

La medicina rigenerativa cerca di sostituire tessuti o organi che sono stati danneggiati dall’età, da malattie, traumi o problemi congeniti, rispetto all’attuale strategia clinica che si concentra principalmente sul trattamento dei sintomi. Gli strumenti utilizzati per realizzare questi risultati sono l’ingegneria dei tessuti, le terapie cellulari, i dispositivi medici e gli organi artificiali. Da molti anni un team di esperti che lavora nell’ambito della medicina rigenerativa è impegnato nello studio di nuove tecniche di clonazione cellulare in grado di curare alcune malattie fino ad oggi difficili da sconfiggere. Ce ne parla il nostro esperto in Ortopedia e Traumatologia, il Dott. Luigi Grosso

Clonazione cellulare: gli sviluppi più recenti

In uno studio pubblicato il 15 maggio del 2013, ad opera del team di Dr. Shoukhrat Mitalipov della University of Oregon Health and Science sulla rivista Cell, per la prima volta è stata illustrata la clonazione di cellule somatiche umane mediante trasferimento nucleare con una tecnica simile a quella utilizzata da Ian Wilmut per creare la pecora Dolly nel 1996.

Mitalipov, inoltre, è riuscito ad ottenere quattro linee di cellule staminali embrionali da blastocisti generati mediante la clonazione di cellule somatiche, in particolare fibroblasti fetali umani, che, in seguito, hanno mostrato la loro pluripotenza generando vari tipi di cellule. Questa scoperta ad opera del gruppo di Mitalipov, che già nel 2007 aveva ottenuto risultati equivalenti mediante la clonazione di cellule somatiche di macachi adulti, è passata inosservata sino ad oggi.

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L’obiettivo della medicina rigenerativa

Il promettente campo della medicina rigenerativa sta lavorando per ripristinare la struttura e la funzione dei tessuti e degli organi danneggiati. Si sta anche lavorando per creare soluzioni per gli organi che vengono danneggiati in modo permanente. L’obiettivo di questo approccio è sviluppare soluzioni sanitarie trasformative che potenzialmente cureranno lesioni e malattie precedentemente incurabili.

Il ricercatore russo che vive negli Stati Uniti insiste sul fatto che il suo lavoro è orientato verso il progresso della medicina rigenerativa, con gli obiettivi chiave di sviluppare modelli di malattia in vitro e ottenere la differenziazione dei tessuti di pazienti affetti da malattie degenerative, che potrebbero essere trapiantati nello stesso paziente senza rischio di rigetto dell'organo trapiantato. Lo scopo della ricerca non mira alla clonazione riproduttiva umana ma alla terapia rigenerativa.

Tutt’ora si registra un divario tra lo sviluppo di blastocisti attraverso il trasferimento nucleare di cellule somatiche come fonte di cellule staminali embrionali per la clonazione terapeutica e la capacità di trasferire queste blastocisti, di un soggetto ricettore (donna), in una clonazione di tipo riproduttivo, poiché la capacità di generare cellule staminali embrionali non è correlata a quella di queste blastocisti di generare un individuo completo. Avendo ottenuto la clonazione di cellule somatiche di macaco adulti già nel 2007, il team del Dr. Mitalipov sta lavorando alla clonazione riproduttiva del macaco, senza tuttavia ottenere risultati concreti.

Il futuro della medicina rigenerativa

A nostro parere, i progressi compiuti dal team Mitalipov costituiscono un passo importante nel campo della medicina rigenerativa e aprono nuove porte allo sviluppo di terapie esclusivamente mirate a risolvere problemi di salute che fino ad ora non sono stati risolti mediante altre tecniche mediche.

Le soluzioni terapeutiche possono essere svariate:

1. Ingegneria dei tessuti e biomateriali

L'ingegneria tissutale è una strategia in cui vengono impiantate nel corpo impalcature biologicamente compatibili nel sito in cui si deve formare il nuovo tessuto.

2. Terapie cellulari

Molti milioni di cellule staminali adulte si trovano in ogni essere umano. Il nostro corpo utilizza le cellule staminali come un modo per ripararsi. Gli studi hanno dimostrato che se le cellule staminali adulte vengono raccolte e poi iniettate nel sito del tessuto malato o danneggiato, la ricostruzione del tessuto è fattibile nelle giuste circostanze. Queste cellule possono essere raccolte da sangue, grasso, midollo osseo, polpa dentale, muscolo scheletrico e altre fonti. Il sangue cordonale fornisce un’altra fonte di cellule staminali adulte. Scienziati e medici stanno sviluppando e perfezionando la loro capacità di preparare le cellule staminali raccolte da iniettare nei pazienti per riparare i tessuti malati o danneggiati

3. Dispositivi medici e organi artificiali

Nei casi in cui un organo non funziona, la strategia clinica predominante è il trapianto di un organo sostitutivo da un donatore. Le sfide principali sono la disponibilità di organi da donatori e l’obbligo per il donatore di assumere farmaci immunosoppressori, che hanno effetti collaterali. Utilizzando il supporto circolatorio come esempio, esistono tecnologie in vari stadi di maturità, inizialmente utilizzando dispositivi di assistenza ventricolare (VAD) come ponte verso un trapianto di cuore, e ora ci sono VAD che vengono utilizzati per il supporto circolatorio a lungo termine (terapia di destinazione). Scienziati e medici di tutto il mondo stanno sviluppando e valutando dispositivi per integrare o sostituire la funzione di molti sistemi di organi tra cui cuore, polmoni, fegato e reni.

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