L'incubo dei runner: la fascite plantare
In questo articolo, il Dottor Manuel Villanueva, ortopedico specializzato in lesioni sportive, ci spiega che cos’è la fascite plantare, conosciuta anche come tallonite, una patologia che colpisce il 10% degli appassionati di corsa.
Si tratta della patologia più temuta dai runner, e colpisce donne ed uomini di tutte le età. Si presenta sotto forma di un acuto ed improvviso dolore alla pianta del piede. Gli specialisti raccomandano di rivolgersi a un esperto se questo dolore dura più di una settimana.
Che cos’è la fascite plantare?
La fascia plantare è una struttura di tessuto di collagene che si espande, simile a un ventaglio, dal tallone fino alla regione anteriore del piede. La sua funzione è quella di ammortizzare gli urti e di sostenere il piede nei suoi movimenti.
Ripetuti traumi possono portare alla degenerazione del tessuto connettivo, che suppone una infiammazione. Questa infiammazione può diventare cronica, e perciò è importante sottoporsi ad un esame biomeccanico della camminata e scegliere le giuste scarpe sportive. Questo aiuterà a prevenire le lesioni, fra cui la fascite plantare.
Trattamenti per la fascite plantare
Se si soffre di fascite plantare, è consigliabile effettuare delle prove di immagine. Purtroppo, nel 10% dei casi, la fascite diventa cronica e, dunque, richiede una chirurgia. Anticamente, le opzioni erano due:
- Chirurgia classica
Si effettua un’incisione di circa 5-6 cm e si procede alla dissezione dei tessuti
- Chirurgia endoscopica
Si effettuano due incisioni di circa 1-2 cm l’una, e si procede alla dissezione dei tessuti
Novità chirurgiche per la cura della fascite plantare
La chirurgia ultra mininvasiva eco guidata ha completamente rivoluzionato gli antichi procedimenti: questa tecnica si realizza tramite micro incisioni (1-2mm) e sotto controllo ecografico. Si svolge in ambulatorio, ed il paziente può riprendere a camminare immediatamente dopo l’intervento. Questa tecnica è precisa, sicura ed efficace perché, oltre a ridurre il dolore, annulla i tempi di convalescenza.
Inoltre, è una chirurgia che può essere effettuata senza ripercussioni da pazienti che soffrono di diabete, insufficienza vascolare, trombosi etc.