La dipendenza dalla cocaina: la ricerca della “bolla autistica”

La dipendenza dalla cocaina: la ricerca della “bolla autistica”

Editato da: Antonietta Rizzotti il 06/10/2023

La dipendenza dalla cocaina spesso porta ad isolarsi dal mondo esterno e a rinchiudersi in sé stessi. Ce ne parla il Dott. Furio Ravera, esperto in Psichiatria a Milano

Come si utilizza la cocaina?

Generalmente si pensa all’uso della cocai­na entro una cornice di feste, discoteche e sfrenatezze.

A parte questi casi, l’espe­rienza clinica rivela un altro uso della cocaina piuttosto insidioso: la ricerca di una “bolla au­tistica” nella quale rinchiudersi ed escludere il mondo esterno.

A farne uso sono spesso pro­fessionisti, persone di buona cultura e di posi­zione professionale elevata, che, finita la giorna­ta, staccano dal mondo attraverso la cocaina.

Qual è il profilo del consumatore di cocaina?

Il profilo del consumatore di cocaina è quello di una persona sui 50 anni, con un matrimonio di lunga data in cui l’intimità è da tempo tra­montata oppure single. Dentro questa “bolla” la persona sperimenta un modo di essere ideale, senza turbamenti e preoccupazio­ni, in cui gode di uno stato di lucidità tanto più idealizzato quanto è stressante il vivere quotidiano ed intenso il desiderio di fuga, sia esso consapevole o meno.

La “bolla” è una sorta di rifugio della mente, un’alternativa a più efficaci strategie di fronteggiamento dello stress della vita quotidiana. Grazie a questo rifugio si può tollerare una vita che non sod­disfa, senza fare lo sforzo di correggerla. A fine giornata, nella “bolla”, queste persone ri­trovano il modo in cui “preferiscono” essere.

A favorire questo peculiare utilizzo della cocai­na si possono considerare tratti autistici della personalità, una tendenza alla dissociazione di parti di sé problematiche e una storia per­sonale di traumi.

Questi casi impongono un serio approfondimento della personalità del paziente allo scopo d’istituire un trattamen­to integrato, che aiuti il paziente a sostituire il sollievo della “bolla” con una migliore conoscenza delle sue esigenze emotive e una più efficace soddisfazione dei suoi bisogni.

Psicologia a Milano